Autobus israeliani per Roma: se non ci fosse da piangere…
…Sarebbe da ridere.
Sentite un po’. Il comune di Roma aveva annunciato la messa in servizio di 70 nuovi autobus, e li ha presi a noleggio da Israele, dove non erano proprio nuovissimi visto che avevano già dieci anni sulle spalle. Senonché, come denuncia la consigliera Ilaria Piccolo, dopo avere firmato un contratto di noleggio da 500mila euro al mese versando un anticipo pari al 16% dell’importo, ha… “scoperto” che gli autobus non possono essere immatricolati perché sono Euro 5, mentre una direttiva comunitaria consente l’immatricolazione solo di mezzi Euro 6.
I «nuovi» autobus adesso sono fermi nei depositi; ma l’ATAC sostiene che l’azienda non corre nessun rischio economico perché la fornitura è coperta da polizza di garanzia. Inoltre il fornitore starebbe provvedendo, a sua cura e spese, “alla finalizzazione di quanto necessario per mettere in strada le vetture come previsto dal contratto”.
Intanto mi faccio qualche domanda. Ma è normale che un comune capitale d’Italia firmi un contratto di noleggio per autobus che non possono essere immatricolati? Incompetenza o distrazione che sia, in una qualsiasi azienda seria, i responsabili passerebbero guai seri.
Altre domande che mi pongo sono:
1) le società di assicurazione assicurano contro i sinistri, ossia eventi negativi accidentali. Ma può essere considerato un “sinistro” un “avrei dovuto saperlo ma non lo sapevo” oppure un “accidenti mi sono distratto”?
2) Cosa faranno gli israeliani, manderanno squadre di tecnici che trasformeranno motori Euro5 in Euro6?
Me la voglio vedere tutta.