Anche in Italia la targa personalizzata potrebbe diventare presto realtà.
Sembra infatti che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti stia valutando di introdurre anche nel Bel Paese questa pratica già molto diffusa negli Stati Uniti.
In una nota sulla strategia messa in campo dal Mit per la circolazione dei veicoli, è indicata anche la targa ‘personalizzata’. Il Dicastero ha scritto che “è intenzione del Mit dettare regole puntuali per consentire, nel rispetto delle codificazioni alfanumeriche esistenti, l’emissione di targhe connotate da sequenze di elementi personalizzanti anche al fine di incentivarne la portabilità”.
Quindi niente di simile all’originalità degli States sarà possibile. Niente nomi di persona o simpatiche dediche, tipiche dei film hollywoodiani. La nuova, possibile, legge farebbe parte di un pacchetto di nuove norme del codice di circolazione stradale e si potrebbero solo scegliere numeri e lettere, rispettando comunque la formula delle targhe attuali (AB 123 CD).
Negli Stati Uniti è chiamata ‘Vanity plates’
La personalizzazione negli Stati Uniti è molto in voga. Sono infatti circa 9,7 milioni le macchine con targa personalizzata. La pratica si chiama ‘vanity plates’ e il costo varia da Stato a Stato. A Washington DC, al momento dell’immatricolazione, vengono chiesti 100 dollari in più, mentre in Virginia ne bastano 10. Anche in Australia, nel Queensland è molto di tendenza e da non molto è anche permesso l’utilizzo di 5 emoticon, tutte sorridenti. Negli Emirati Arabi, invece, è possibile scegliere la combinazione numerica o addirittura diminuire il numero delle cifre. In Europa a usare la personalizzazione della targa sono i tedeschi che, pagando una sovrattassa di 10 euro, possono scegliere la coda alfanumerica dopo la sigla identificativa del circondario.
Secondo provvedimento del Mit sulla questione targhe
Se tutto andasse in porto, questa non sarebbe la prima volta che il Mit decide di prendere provvedimenti in merito alle targhe. Nel Decreto Sicurezza, infatti, il Ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha inserito nell’articolo 93 del codice della strada, il divieto, per chi ha la residenza in Italia da oltre 60 giorni, di girare con targa straniera. Questo è stato fatto per contrastare chi girava con la targa di un Paese estero al fine di eludere il fisco, non pagare il bollo, assicurazione e multe.
Eleonora Spadaro