“L’autismo è un disturbo generalizzato dello sviluppo neurologico caratterizzato da tre elementi fondamentali: un grave disturbo dell’interazione sociale, un disturbo della comunicazione e una serie di disturbi del comportamento e del movimento che portano a gravi comportamenti di chiusura, di isolamento e di esclusione dal contesto sociale e di relazione (DSM IV – ICD-10).” (fonte: http://www.agsat.org/7/cose-lautismo.html)
La Suprema Corte di Cassazione si è espressa definitivamente giudicando inammissibile il ricorso presentato dai genitori di un bambino i quali chiedevano un indennizzo economico per le gravi complicanze provocate dalla somministrazione di alcuni vaccini. Nel proprio ricorso, infatti, la coppia sosteneva come le conseguenze dei metalli pesanti presenti negli stessi vaccini somministrati al figlio avessero causato nello stesso lo scatenarsi dell’autismo.
La decisione assunta dalla Cassazione mette un punto definitivo alla questione da tempo dibattuta e si fonda sui risultati della perizia portata a termine dal consulente incaricato dal tribunale.
L’epilogo è dunque chiaro in quanto, non essendoci nessuna relazione tra vaccini ed autismo, il ricorso presentato dalla coppia interessata è stato respinto, con la conseguente mancata erogazione dell’indennizzo richiesto.
A nulla sono altresì valse le ulteriori argomentazioni apportate dalla coppia e “desunte da diversa ed ulteriore letteratura scientifica”, in quanto, come sostenuto dalla Cassazione, insufficienti nel fornire elementi decisivi per confutare la perizia del consulente tecnico.
Secondo la Cassazione bisogna dunque attenersi al principio di diritto secondo il quale “la prova a carico dell’interessato ha ad oggetto l’effettuazione della somministrazione vaccinale e il verificarsi dei danni alla salute e il nesso causale tra la prima e i secondi, da valutarsi secondo un criterio di ragionevole probabilità scientifica, mentre nel caso il nesso causale costituisce solo un’ipotesi possibile”.
La sentenza smonta inoltre il sistema di perizie “pseudo mediche” su cui si alimentava la speranza dei genitori autistici di ottenere giustizia. Per cui, secondo la pronuncia ormai perentoria della suprema Corte, autistici si nasce ed è bene che le risorse emotive ed economiche della famiglia vengano unicamanente investite nel migliorare la condizione del proprio figlio.
Turi Ambrogio