Una tristissima vicenda ha scosso la tranquilla Austria e in particolar modo la sua capitale Vienna. Infatti vicino al Prater, (uno dei parchi più rinomati della città), nei pressi di Nestroyplatz, nel quartiere Leopoldstadt davanti a un ristorante giapponese, un uomo (di cui non si conoscono ancora le generalità), ha accoltellato una famiglia austriaca composta da padre (67 anni), madre (57 anni) e figlia (17 anni), per poi scappare nella metropolitana della zona.
Stando alle testimonianze di altri passanti, il tutto sarebbe stato preceduto da una rissa, dovuta ad un momento di follia dell’aggressore e tal proposito, ecco le dichiarazioni di una signora che ha assistito alla macabra scena: “L’uomo urlava e aveva assolutamente perso il controllo avrebbe potuto accoltellare anche me se fossi stata più vicina”.
Mezz’ora dopo è stato ferito anche un 20enne di origini afghane. Tutte e quattro le vittime versano in condizioni gravi e sono in pericolo di vita, mentre il mistero si infittisce ed è naturalmente partita la caccia all’uomo.
Le forze dell’ordine hanno fermato un 23enne afghano, ma non è ancora chiaro se sia lui il responsabile degli episodi in questione o di almeno uno di questi. Le indagini naturalmente sono ancora in corso, ma almeno per il momento, è stata scongiurata l’ipotesi terroristica.
Massiccio il dispiegamento degli agenti di polizia, coadiuvate dall’unità speciale Wega, che fa capolino nei casi di maggior rischio, compreso il terrorismo.
Vista l’allerta, è stato consigliato ai residenti dei quartieri limitrofi di rimanere in casa, onde evitare pericoli. Fin quando non sarà rintracciato il vero responsabile di questo gesto sconsiderato, meglio usare la massima prudenza.
Non sono mancate le speculazioni che spesso (purtroppo) accompagnano questi casi intricati, visto che sul web sono iniziate a circolare delle fotografie del presunto aggressore, rivelatesi poi delle autentiche bufale.
Insomma, la violenza in questo inizio di 2018 sembra farla un po’ da padrona, che sia in Austria, in Italia o in altre parti del mondo.
Antonio Pilato