In Australia l’asma da temporale ha colpito molte persone.
Nei giorni scorsi l’Australia è stata investita da violente piogge. I forti temporali hanno causato l’innalzamento del livello di pollini nell’aria. In particolare, la presenza del il polline del loglio ha causato problemi a diverse migliaia di persone.
Molti sono stati migliaia i ricoveri per asma, febbre e problemi respiratori.
A Melbourne sei persone sono morte dopo essere state colpite da questo singolare fenomeno chiamato “asma da temporale”.
Le autorità australiane hanno comunicato che ci sono ancora tre persone sono ricoverate in gravi condizioni mentre ottomila pazienti rimangono ricoverati in attesa di accertamenti.
Sicuramente la situazione subirà variazioni a causa del forte vento che sta rendendo più veloce la diffusione dei pollini.
Le chiamate che richiedevano soccorso medico e il conseguente intervento delle ambulanze sono state registrate ogni 4,5 secondi.
Il ministro della Salute dello Stato di Victoria, Jill Hennessy ha affermato che la frequenza con cui le chiamate sono arrivate ogni 4 secondi durante il picco è stata come quella che, probabilmente, ci sarebbe stata se 150 bombe fossero esplose davanti ad una fermata della metropolitana di Melbourne.
L’episodio è stato causato dalla potenza delle piogge le quasi hanno frammentato il polline di loglio, una pianta appartenente alla famiglia delle graminacee anche conosciuta con il nome di Zizzania o Loglio Ubriacante.
La frammentazione del polline di questa pianta, causata dalle forti piogge ha rilasciato nell’aria una grande quantità di particelle allergeniche, le quali hanno la facoltà di penetrale profondamente nell’apparato respiratorio.
Gli attacchi di asma hanno colpito sia adulti che bambini. Un terzo di queste persone non avevano mai questo genere di attacchi.
Di solito l’asma da temporale si verifica nei periodi di massima concentrazione dei pollini allergenici nell’aria.
Venne registrato proprio in Australia il primo caso, a Melbourne nel 1987.
Eventi simili si sono verificati anche in altre parti del mondo negli anni passati. Uno di questi in Italia nel 2004. Quell’anno sette persone sono finite in ospedale, a Napoli.
Jessica Tomatis