La violenza sulle donne nel 2023: 118 vittime, di cui 96 in ambito familiare o affettivo

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Fonte pixabay.com/it

La persistente e inaccettabile violenza sulle donne nel 2023 ha continuato a lasciare un’impronta dolorosa nella società, con un susseguirsi di eventi tragici e femminicidi. La triste realtà della violenza contro le donne nel 2023 si è manifestata attraverso una serie di episodi scioccanti e drammatici, segnando un andamento preoccupante che ha destato forte allarme e indignazione nell’opinione pubblica.


Il 2023 ha visto un persistere allarmante della violenza contro le donne, con un totale di 118 vittime dall’inizio dell’anno, secondo i dati del Viminale. Di queste, 96 hanno perso la vita in contesti familiari o legati a relazioni affettive. Pur essendo un numero elevato, si evidenzia un calo rispetto al 2022, chiusosi con 127 femminicidi.

Violenza sulle donne nel 2023: i casi che hanno maggiormente scosso l’opinione pubblica

Tra gli episodi che hanno scosso l’opinione pubblica nel corso dell’anno, spicca il caso di Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre. La giovane è stata vittima di un agghiacciante femminicidio, colpita da oltre venti coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta, per poi essere abbandonata a morire. Questo tragico evento ha portato nelle piazze centinaia di migliaia di persone in occasione della giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Poco dopo questo episodio, un altro caso ha fatto nuovamente scalpore: il femminicidio di Vanessa Ballan, 26 anni e incinta di otto settimane, uccisa con otto coltellate al torace dal suo ex. I suoi funerali sono previsti per domani 29 dicembre a Castelfranco Veneto.

Il primo tragico episodio del 2023 è stato l’omicidio di Giulia Donato, 23 anni, perpetrato dal fidanzato Andrea Incorvaia, guardia giurata di 32 anni, nel quartiere Pontedecimo a Genova. L’uomo, dopo aver sparato alla ragazza con un’arma detenuta regolarmente per il suo lavoro, si è tolto la vita.

Il 13 gennaio, Martina Scialdone, 34 anni, è stata uccisa a colpi di pistola da Costantino Bonaiuti, un uomo di 61 anni con cui aveva una relazione. Il delitto è avvenuto in strada, mentre i due si trovavano in un ristorante a Roma, zona Furio Camillo.

Jessica Malaj, di soli 16 anni, è stata uccisa lo scorso maggio a Torremaggiore, provincia di Foggia, mentre cercava di proteggere sua madre dall’aggressione del padre. A maggio è stata vittima di un atroce femminicidio anche Giulia Tramontano, 29 anni e incinta di sette mesi, colpita con 37 coltellate dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, che nascondeva una doppia vita sentimentale.

Altri casi hanno sconvolto il Paese nel corso dell’anno, come l’omicidio di Rossella Nappini, 52 anni, infermiera massacrata a settembre scorso a Roma con diverse coltellate, o quello di Marisa Leo, 39 anni, uccisa a Marsala dall’ex compagno, già denunciato nel 2020 per stalking.

Un caso altrettanto terribile è stato quello di Anna Elisa Fontana, 48 anni, uccisa dal compagno Onofrio Bronzolino, che l’ha data alle fiamme nella loro abitazione a Pantelleria (Trapani). Il 14 ottobre a Cerreto d’Esi (Ancona), Concetta Marruocco è stata assassinata dal marito Franco Panariello con 39 coltellate. Anche Annalisa D’Auria, 32 anni, è stata uccisa dal marito Agostino Annunziata a Rivoli (Torino), davanti agli occhi della loro figlioletta di 3 anni.

Ritornando ai casi più recenti di violenza sulle donne nel 2023, il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, 22 anni, sulle sponde del lago di Barcis nel Pordenonese, ha sconvolto la comunità. La giovane era scomparsa l’11 novembre dopo essere uscita con l’ex fidanzato Filippo Turetta, che è stato successivamente rintracciato in Germania e arrestato per l’omicidio.

Il 19 dicembre scorso è stato registrato il femminicidio di Vanessa Ballan, 26 anni, uccisa a coltellate sulla porta di casa a Riese Pio X, provincia di Treviso. Il marito, di ritorno dal lavoro, ha trovato Vanessa esanime e, nonostante i tentativi di rianimarla, ha dovuto chiamare i soccorsi. Il coinvolgimento del marito è stato escluso, mentre è stato fermato Bujar Fandaj, 41enne di origine kosovare, già denunciato dalla vittima per stalking nel mese di ottobre.

La triste costante di queste storie di violenza sulle donne nel 2023, è la perdita di vite femminili per mano di aggressori legati da relazioni sentimentali o familiari, un fenomeno che richiede azioni concrete per essere contrastato e prevenuto, con l’urgente necessità di implementare politiche efficaci e sensibilizzazione continua sulla gravità della violenza di genere.

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