Aumento dei flussi migratori verso l’Europa: le preoccupazioni di Frontex

Aumento dei flussi migratori verso l'Europa Frontex, abusi verso i migranti al confine con la Grecia

L’aumento dei flussi migratori verso l’Europa rappresenta una sfida significativa per il continente e suscita preoccupazioni tra le autorità e le agenzie responsabili del controllo delle frontiere. Frontex, l’agenzia di frontiera europea, ha condotto un’analisi dei rischi per il prossimo anno, evidenziando una serie di fattori che potrebbero contribuire ad un aumento delle migrazioni verso l’Europa.

Con l’Italia alle prese con un ritorno al boom della rotta mediterranea dei migranti, tornato ai livelli degli anni più intensi, le recenti previsioni di Frontex non portano rassicurazione al governo italiano. Secondo l’ultima analisi sui rischi per l’anno a venire, l’agenzia di frontiera europea ha previsto che “sviluppi sul campo” in una serie di Paesi di origine e di transito, guidati da “fattori macroeconomici globali”, soprattutto inflazione persistente e recessione globale, avranno “un impatto negativo” sulle condizioni socioeconomiche di vaste popolazioni e faranno presagire un aumento dei flussi migratori verso l’Europa.


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È quindi “probabile” che le rotte del Mediterraneo orientale e del Mediterraneo centrale “vedranno una maggiore attività migratoria e una proporzione più elevata dei flussi complessivi verso le frontiere esterne dell’UE“. Nell’analisi, Frontex sottolinea che “parte di questo fenomeno riguarderà probabilmente l’uso crescente dei corridoi dalla Turchia, dal Libano e dalla Siria verso il Mediterraneo centrale, segnando un’ulteriore sfumatura tra le rotte del Mediterraneo orientale e centrale. Questo fenomeno sarà esacerbato dall’aumento dei collegamenti aerei tra le due aree geografiche, che hanno già portato alla registrazione di migranti, come i siriani, tradizionalmente presenti solo nel Mediterraneo orientale, sulle rotte provenienti dalla Libia“.

Le crisi in Africa occidentale, insieme alla crescente interconnessione tra i Paesi di origine e quelli di transito, soprattutto quelli sulle coste del Nord Africa, rappresentano e rappresenteranno ancor di più nel futuro prossimo un fattore di attrazione, o almeno un elemento che agevolerà gli spostamenti nella prima parte del viaggio intrapreso da centinaia di migliaia di migranti ogni anno. Inoltre, va considerato che “ai flussi verso nord dalla Libia e dalla Tunisia si aggiungerà un numero crescente di migranti nordafricani e da vari Paesi subsahariani, i cui Paesi devono affrontare previsioni economiche, di sicurezza, di diritti umani e climatiche preoccupanti per il 2023/2024“.

In conclusione, il report fornito da Frontex sottolinea che “i fattori che possono attenuare i flussi di migranti irregolari includono una maggiore cooperazione attraverso il Mediterraneo e un rinnovato impegno bilaterale e multilaterale per consentire alle autorità dei Paesi terzi di prevenire il traffico di migranti sul loro territorio“. Tuttavia, le previsioni di Frontex mettono in luce la complessità della situazione migratoria in Europa e la necessità di affrontare con soluzioni coordinate e sostenibili i flussi migratori e le sfide connesse.

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