La decisione in ambito di tutor renderà più difficoltosa l’emissione di multe per eccesso di velocità. La tolleranza dovrebbe aumentare.
Come l’autovelox, anche il tutor scatta la fotografia solo se la velocità dell’automobilista, rilevata dalla macchina, supera di almeno il 5% il limite fissato dalla segnaletica o dal codice.
A dirlo è il codice della strada, per cui gli agenti della polizia non possono discrezionalmente ridurre tale indicazione.
Pertanto:
-in autostrada il tutor può scattare solo a partire da 137 km/h;
-sulle strade extraurbane principali (sono le superstrade a doppia corsia) solo a partire da 116 km/h;
-sulle strade extraurbane ordinarie(o su quelle principali se sta piovendo o grandinando) dai 96 km/h in su;
-nei centri abitati si può essere multati da 56 km/h a salire (66 o 76 sulle strade urbane di scorrimento, cioè su quei viali a doppia carreggiata dove sono stati apposti cartelli che impongono rispettivamente i 60 o i 70).
Dunque, è del tutto inutile inchiodare l’auto al limite di velocità imposto per il tratto di strada, poiché l’automobilista ha ancora un ulteriore 5% di margine per poter far oscillare la lancetta del tachimetro senza rischiare multe.
Spesso le autorità che tarano il tutor su un determinato tratto di strada aggiungono, al limite legale del 5%, anche un ulteriore margine, tenuto conto delle condizioni concrete della strada e del traffico.
È il caso in cui la macchina venga posta su lunghi rettifili o su tratti più larghi di carreggiate, ove l’eventuale sforamento di qualche chilometro non costituisce un pericolo per la circolazione. Un modo, insomma, per chiudere un occhio e non fare i fiscali dinanzi a condotte di per sé minimamente illecite.
Un altro aspetto che spesso si ignora è che, nel caso di curve, la velocità media ai fini della multa col tutor viene calcolata considerando la linea più breve.
Ma una recente decisione del Giudice di Pace di Porretta Terme ha affermato che La tolleranza strumentale del 5% prevista per gli autovelox non può essere estesa anche ai tutor, ai quali va applicata una tolleranza maggiore, ovverosia quella del 15%.
Accogliendo, così, le doglianze di una società multata per eccesso di velocità.
Per il Giudice,infatti, non può non considerarsi che lo strumento SICVe – Tutor è un complesso formato da più apparecchiature, con la conseguenza che ad esso dovrebbe essere applicata una tolleranza del 5% per ogni apparecchiatura e, quindi, il 5% per la prima unità di controllo (portale di ingresso), il 5% per la seconda unità di controllo (portale di uscita) e il 5% per l’unità di calcolo/trasmissione dati, per un totale pari al 15%.
Secondo lo stesso Giudice, infatti, il SICVe (nome tecnico del Tutor) è un complesso formato da più apparecchiature, per cui dovrebbe essere applicata una tolleranza del 5% per ogni apparecchiatura.
Quindi sommando il 5% per la prima unità di controllo, cioè il portale di ingresso, il 5% per la seconda unità di controllo, ovvero il portale di uscita e il 5% per l’unità di calcolo/trasmissione dati, si arriva al totale del 15%.
In questo modo, considerando il limite di velocità di 130 km/h in autostrada, con l’applicazione della tolleranza del 15% sarebbe possibile viaggiare fino a 149,5 km/h effettivi senza prendere multe.
Questa Sentenza lascia ben sperare in una nuova normativa che possa disciplinare il tanto discusso tutor.
Anna Rahinò
“Come l’autovelox, anche il tutor scatta la fotografia solo se la velocità dell’automobilista, rilevata dalla macchina, supera di almeno il 5% il limite fissato dalla segnaletica o dal codice.”
Se ho ben capito i tutor non rilevano la velocità media come specificato sul sito delle autostrade ?