Aumenta il consumo di suolo

Aumenta il consumo di suolo

L’espansione delle aree urbane e industriali rappresenta una minaccia costante per il suolo, con la copertura artificiale che si estende a discapito della sua capacità produttiva. Purtroppo, i dati più recenti dicono che con costanza aumenta il consumo di suolo, con gravi conseguenze per il nostro benessere e per l’equilibrio del nostro pianeta.

Il suolo, spesso trascurato nella sua importanza, è una risorsa fondamentale per la sopravvivenza del nostro pianeta. Da esso scaturiscono i nostri alimenti, l’acqua che beviamo e le materie prime necessarie per alimentare la nostra economia. Questo strato di terra sotto i nostri piedi è la base su cui poggiano molte delle nostre attività quotidiane. Tuttavia, il suolo è oggi minacciato dall’incessante avanzamento dell’espansione urbana e industriale, una marcia implacabile che mette a repentaglio la sua produttività e il nostro futuro.

L’espansione delle aree urbane e industriali sta lentamente divorando il suolo, lasciandolo impermeabile e incapace di svolgere il suo ruolo cruciale nella regolazione dell’ecosistema. Questo fenomeno ha conseguenze devastanti, in particolare l’impermeabilizzazione del terreno, che rende l’ambiente più vulnerabile agli eventi climatici estremi come inondazioni e alluvioni. Nonostante gli obiettivi ambiziosi stabiliti dalla strategia per il suolo dell’Unione Europea, l’Italia sta lottando per frenare il consumo netto di suolo, con dati allarmanti che mostrano un aumento costante della copertura artificiale.

L’Italia tra i paesi con la maggior percentuale di suolo consumato

Nel 2021, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) ha rivelato una copertura artificiale di oltre 2 milioni di ettari di terreno in Italia, rappresentando il 7,13% del suolo italiano. Questo dato segna un aumento costante rispetto agli anni precedenti, dal 2006, quando il tasso di copertura era del 6,75%. L’Italia si colloca così tra i paesi europei con la maggiore percentuale di suolo consumato.

Secondo l’ultimo aggiornamento reso disponibile da Eurostat, relativo al 2018, il nostro paese era il settimo in Europa con la quota più elevata. Al primo posto, tre stati di piccole dimensioni e densamente abitati: Malta (27,5%), Paesi Bassi (12,6%) e Belgio (11,7%).

Le regioni italiane più colpite

Le regioni settentrionali, caratterizzate da una densa popolazione e industrializzazione, sono le più colpite dalla copertura artificiale del suolo. Lombardia, con il 12,1%, Veneto, con l’11,9%, e Emilia-Romagna, con l’8,9%, sono le regioni più esposte. Anche alcune regioni del Mezzogiorno, come la Campania, con il 10,5%, e la Puglia, con l’8,2%, mostrano cifre preoccupanti. Nel centro, il Lazio ha un tasso del 8,1%. D’altra parte, regioni come la Valle d’Aosta, il Trentino-Alto Adige, la Basilicata, la Sardegna e il Molise hanno valori inferiori al 5%.

Un trend in aumento

Secondo i dati di OpenPolis, tra il 2020 e il 2021, il suolo consumato in Italia è aumentato di 6.334 ettari. Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte sono le regioni in cui si è verificato il maggiore incremento. Questi dati mettono in evidenza l’urgenza di adottare misure concrete per contenere la copertura artificiale del suolo.

Anche all’interno dei centri urbani, si registra una significativa copertura artificiale del suolo. Tuttavia, alcuni comuni mantengono preziosi spazi naturali come parchi e campagne limitrofe, contribuendo a una variazione significativa nei dati di copertura del suolo da comune a comune.

Gli allarmanti dati dei comuni

Dei dieci comuni con la percentuale più elevata di suolo consumato, nove si trovano nella provincia di Napoli e uno nella provincia di Monza e Brianza. Napoli si colloca al secondo posto in Italia a livello provinciale con una percentuale del 34,6%, superata solo dalla Brianza con il 40,6%. Nel totale, sono 90 i comuni in cui più del 50% del territorio è coperto artificialmente, con Casavatore in testa con un impressionante 91% di terreno consumato.

In termini assoluti, è il comune di Roma ad avere la copertura artificiale più estesa, con oltre 30.000 ettari di terreno coperto, ma rappresenta solo il 23,5% della superficie totale. Tuttavia, la capitale italiana è anche il centro in cui la copertura artificiale è aumentata di più tra il 2020 e il 2021, registrando un incremento di 95 ettari. Altri comuni come Ravenna (+69 ettari) e Vicenza (+42) seguono a ruota.

La sfida dell’Italia e gli obiettivi europei

L’Italia si trova di fronte a una sfida cruciale nella protezione del suolo e nella lotta contro la copertura artificiale. Mentre l’Unione Europea ha stabilito obiettivi ambiziosi per il 2050, tra cui azzerare il consumo netto di suolo, il nostro paese deve intensificare gli sforzi per raggiungere tali traguardi e proteggere questa risorsa fondamentale per la nostra sopravvivenza. Le conseguenze negative dell’impermeabilizzazione del suolo richiedono un’azione urgente e coordinata da parte delle istituzioni e della società civile per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire. Solo attraverso uno sforzo collettivo possiamo preservare il suolo, l’elemento silenzioso ma vitale della nostra esistenza sulla Terra.

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