Auguri Brutti Sporchi e Cattivi

Auguri Brutti Sporchi e Cattivi

Buster Keaton nel film Hard Luck 1921

Auguri Brutti Sporchi e Cattivi

 

L’inizio di un nuovo anno è in genere dedicato a consuntivi e propositi, in definitiva una conta esistenziale nella quale infiliamo di tutto per digerire l’ultima rivoluzione della Terra intorno al Sole (all’incirca).

Non so a voi ma a me questa operazione ricorda la celeberrima “insalata di rinforzo”, una sorta crescendo indigeribile di ingredienti di ogni tipo col quale crediamo di illudere il nostro provato tratto digerente dai nostri eccessi. Al posto di un più consono secchio di idraulico liquido speriamo di poter trangugiare peperoni, cipolle, cavolfiori pappacelle e chi più ne ha più ne metta. Però nel migliore dei casi l’insalata di rinforzo resta lì, abbandonata al centro della tavola, in quel posto strategicamente inutile e chimerico dove ogni mano non può arrivare se non con uno sforzo tanto naturale quanto -per il luculliano contesto- inaccettabile: alzarsi in piedi e afferrarla! Così l’insalata di rinforzo è la promessa di una promessa mancata, un rituale necessario per il tempo ma senza un’utilità ben precisa.

Augurarvi il meglio sarebbe come condire d’olio qualcosa che starebbe lì senza esser quasi toccato, oppure martoriato dai più piccoli con uno stuzzicadenti mentre inorriditi esclamano: “bleah!, sembrano tanti piccoli cervelli. Che puzza!”

Insomma l’augurio per il nuovo anno neanche si fa e già rapprende, non è snobismo, è puro e semplice buon senso.

Cosa augurare? Auguro il meglio a tutti coloro che sui social hanno gridato: “ Io sto con Gratteri! Bravi, con chi volevate stare pubblicamente? Con la Ndrangheta? Per inciso la prima azienda di questo Paese.  Quindi auguro l’ovvio agli ovvi, inevitabilmente.

Auguro lunga vita alle statali e alla provinciali liguri, ma anche agli sterrati, ai percorsi delle transumanze e ai sentieri di montagna, i futuri centri nevralgici della viabilità in quelle zone. Perché, perché la gente deve grattarsi i coglioni mentre paga un pedaggio che è pure aumentato? La faccia è tosta!

Auguro un felice inizio di un trentennale percorso processuale a Salvini, il quale, sotto accusa, si è sentito in obbligo di fare il nome di tutti gli italiani. L’ha buttata lì come un’ideale vicinanza ma in realtà è uno spione, e sappiamo che fine fanno gli spioni in galera.” A processo con me tutti gli italiani!” Ma chi ti conosce? Ho mai mangiato scatolame dalla tua scodella? Ti sono mai venuto a trovare allo zoo per lanciarti nocciole turche? Sai che non andrai in galera, perché fai la vittima? Chi credi di essere, Mandela? Ah scusatemi, ho sbagliato esempio!

Auguro di cuore un felice anno a Greta Thumberg, perché  lei non lo sa di non essere simpatica solo perché è la prova lampante della sconfitta di tutte le iniziative ambientali pseudo progressiste degli ultimi quarant’anni.  Va da sé che se ci nascondiamo dietro ad una ragazzina coraggiosa non è lotta … è imboscamento in trincea! Le Auguro di avere le spalle larghe quindi, anche per scrollarsi di dosso tutti gli abbracciatori d’alberi, danzatori a piedi nudi durante i solstizi celtici dei miei … che  da decenni salutano il sole perché aspettano il calar della notte per ciulare misticamente la fricchettona della tenda accanto!  Ah che esperienza spirituale di rinascita!

Cosa augurare alla Senatrice Segre? Con quale imbarazzo potrei mai accostarmi ad una persona perseguitata, sopravvissuta allo sterminio nazista nei lager e oggi di nuovo perseguitata? Con quale faccia potrei mai augurarle qualsiasi cosa dopo questo bel regalo? Niente auguri, posso solo chiedere scusa.

Poi auguro il peggio del peggio a quelli che chiamo gli “scoperti”. Quelli che hanno sempre odiato il colore della pelle, schifato i disabili, le persone affette da sindrome di Down, ma che solo adesso  – in questi tempi terrificanti – hanno disvelato la loro pochezza umana. Chissà perché adesso hanno il coraggio di dire apertamente di essere delle vere merde! Non hanno più imbarazzi o reticenze, tranquillamente ora sono genitori che – fieri della loro povertà – non vogliono autistici nelle classi o nelle recite dei loro figli, disabili come vicini di tavolo ai ristoranti e via discorrendo. Mi fate schifo per carità, però sono contento che uscite allo scoperto, non mi dispiace: almeno adesso cominciamo sapere chi siete!

Mi auguro che tutti i centri per la fecondazione assistita non facciano avvicinare Briatore alle provette, altrimenti è amore a prima vista.

Auguro ai palinsesti delle tv di fare un’isola dei Famosi perenne: lasciateli lì … vi costa meno!

Auguro a Berlusconi di trovare presto un erede. Aspettare l’Anticristo fino ad ora non ha funzionato. Anche se va’ detto che Renzi e Salvini si impegnano.

Auguro a Casapound di chiamarsi solo Pound!

Auguro a Verdini che non gli svaligino più casa: sono di pessimo gusto i dispetti tra colleghi.

Auguro a Razzi di godersi il vitalizio, in Corea del Nord.

Auguro a Di Maio un anno pieno di congiuntivi e a di Battista che gli si rompa la fotocamera.

Auguro un pettine a Trump, anche preso in società con Johnson! Non vi preoccupate, il cervello non ne risente … tanto ormai!

Auguro a Conte una posizione, una qualunque! Stare in sempre balia del vento raffredda!

Auguri a chi ha detto che la vita non è quella che scrivo.  Persone sagge loro malgrado: sanno che è molto, ma molto peggio.

Auguri alle parolacce che uso, non sono originali ma ammetto di puntare all’efficacia.

Dunque tante, tante cose belle! Buona insalata di rinforzo a tutti!  

Fonte immagine Flickr, Buster Keaton in Hard Luck, 1921

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