Audrey Hepburn e Shirley MacLaine nel 1961 divennero Karen Wright e Martha Dobie, personaggi principali del film Quelle due. The Children’s Hour – il titolo originale – è un testo teatrale di Lilian Hellman e portato sul grande schermo per la prima volta nel 1936. William Wyler diresse entrambe le pellicole ma solo nel 1961 gli fu permesso di parlare – velatamente – dell’omosessualità presente nel lavoro della Hellman.
Karen e Martha, amiche per la pelle, sono due insegnanti alle prese con un grande progetto: una scuola privata tutta loro. Le cose vanno bene, hanno una classe di venti ragazzine e finalmente i conti sono in attivo. Karen ha anche un secondo progetto, sposare il suo amato dottor Joe Cardin. Basterà un capriccio, una chiacchiera di una bambina viziata e bugiarda, per stravolgere completamente la vita delle due insegnanti. Karen e Martha vengono additate per una storia d’amore che non esiste…
Pian piano le bambine vengono ritirate dalla scuola e le giovani maestre si ritroveranno a fare i conti anche con la giuria di un tribunale. Il castello di bugie ricadrà su tutti i protagonisti del film, tramutando il sorriso di Karen e Martha in maschere di dolore. Il finale? Non merita di essere raccontato, merita di essere visto e rivisto. Quelle due è un dramma a tutti gli effetti, è un film datato ma capace di raccontare il bigottismo americano e della provincia.
Audrey Hepburn e Shirley MacLaine hanno portato sullo schermo la solitudine in tutte le sue sfumature. La Hepburn con la sua Karen racconta cosa voglia dire essere soli anche con accanto la persona amata, mentre la Martha della MacLaine – nonostante la sua grande forza – non è in grado di reggere il pensiero di non poter amare chi vorrebbe…
Quelle due è uno scrigno, in bianco e nero, colmo di dolore. L’America è sicuramente cambiata e con lei anche il mondo. Eppure la lotta per i diritti gay va avanti, perché c’è ancora chi addita e giudica coloro che vorrebbero semplicemente amare.
Luca Foglia Leveque