Attentato a Zurigo: un uomo entra in una moschea e spara sui fedeli.
La follia continua: un attentato dopo l’altro il terrore dilaga sempre più in Europa e nel resto del mondo. Poche ore prima che, a Berlino, un camion irrompesse in un mercatino natalizio di Breitscheidplatz, a Zurigo un uomo attuava l’ennesima pazzia. Completamente coperto di nero e armato di pistola, l’attentatore si è recato in un centro islamico e, senza alcuna logica apparente, ha sparato dei colpi.
Il tutto è accaduto nel tardo pomeriggio in un piccolo centro di preghiera musulmano frequentato prevalentemente da somali. Al momento dell’attentato diversi erano i fedeli riuniti a pregare. Fortunatamente non ci sono state vittime, ma tre uomini sono rimasti feriti.
L’attentatore, un uomo probabilmente sulla trentina, si è dato alla fuga subito dopo il folle gesto. Il ritrovamento di un cadavere ad alcune centinaia di metri dal centro islamico ha posto fine alla caccia all’uomo. Le indagini della polizia svizzera sembrano aver condotto alla conclusione che il corpo appartenga proprio al terrorista.
Nulla però è stato confermato in quanto le forze dell’ordine non hanno dato alcuna informazione riguardo al cadavere.
Per quanto riguarda le motivazioni che hanno portato a tale gesto le ipotesi sono molteplici. Fino ad ora non sembrano esserci collegamenti con lo Stato Islamico e nessuna rivendicazione è stata fatta. È possibile quindi che l’uomo abbia agita in totale autonomia, mosso da chissà quale idea.
Terrorismo e insicurezza sembrano farsi sempre più preminenti e dilaganti. Nessun tentativo di frenarli sembra funzionare. Una domanda sorge spontanea: è impossibile fermare questo fenomeno, oppure semplicemente si sta sbagliando metodo?
Concretamente, cosa fanno le maggiori potenze per arginare il terrorismo che ha preso radici in ogni Paese del mondo? In che modo agiscono i “potenti” della Terra per risolvere efficacemente questo problema che grava sulla vita di ogni essere umano?