Attacco russo sopra Poltava: 51 morti e più di 200 feriti

attacco russo sopra Poltava

Nelle ultime ore, la città di Poltava, situata nell’Ucraina orientale, è stata teatro di un attacco missilistico russo che ha causato gravi perdite umane e danni significativi. L’attacco russo sopra Poltava, che rappresenta uno dei più mortali dall’inizio dell’anno, ha colpito duramente l’Istituto Militare per le Telecomunicazioni e un ospedale, provocando la morte di almeno 51 persone e ferendo più di 200 altre. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso, con decine di persone estratte dalle macerie, mentre i soccorritori continuano a cercare superstiti.

Dettagli dell’attacco: missili balistici e vittime militari

L’attacco russo sopra Poltava, avvenuto intorno alle 9:10 del mattino, è stato condotto con due missili balistici, noti per la loro velocità e precisione limitata. Il ministero della Difesa ucraino ha confermato che l’Istituto Militare per le Telecomunicazioni è stato uno degli obiettivi principali dell’attacco, con numerose vittime tra i militari presenti. Alcuni canali filorussi hanno subito sostenuto che l’obiettivo fosse un centro di addestramento per militari, un’affermazione che è stata parzialmente confermata dalle autorità ucraine.



Dopo l’attacco russo sopra Poltava e il ritrovamento di più di cinquanta cadaveri in un solo pomeriggio, il presidente ucraino ha esortato gli alleati occidentali a mandare più aiuti militari possibili, in particolare le armi a lungo raggio per poter colpire meglio la Russia. Dopo l’attacco russo sopra Poltava e il ritrovamento dei morti in mezzo alle macerie – con una serie di dispersi ancora da ritrovare – il governatore della regione di Poltava, Filip Pronin, ha proclamato tre giorni di lutto per commemorare le vittime dell’attacco all’Istituto delle comunicazioni, definendo l’evento un crimine contro l’umanità per il quale il nemico dovrà pagare.

Lo stesso governatore ha poi affermato che, nonostante siano stati dati dei numeri delle vittime, una ventina potrebbero essere ancora sotto le macerie.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha dato la notizia della tragedia sui social network, ha ordinato un’indagine approfondita sull’attacco e ha rinnovato l’appello agli alleati occidentali affinché forniscano all’Ucraina nuovi sistemi di difesa aerea e missili a lungo raggio per colpire il territorio russo.

Critiche al comando militare e polemiche interne

L’attacco russo sopra Poltava ha anche sollevato polemiche all’interno dell’Ucraina, con critiche rivolte al comando militare di Kiev per non aver evitato una situazione che ha portato a una tale perdita di vite umane. Influential blogger e politici hanno espresso dubbi sulla gestione della sicurezza durante l’evento, suggerendo che una cerimonia all’aperto con un’alta concentrazione di soldati fosse un bersaglio facile.

Questo bombardamento segue una serie di attacchi e di escalation militari avvenuti già dalla settimana scorsa, quando l’esercito russo ha lanciato più di 215 tra missili e droni su 15 regioni ucraine, causando ulteriori morti e danneggiando la rete elettrica del paese. Inoltre, il comando militare ucraino era già sotto pressione dopo che un caccia F-16, appena consegnato a Kiev, era precipitato per ragioni ancora non chiarite. In risposta a questi eventi, Zelensky aveva licenziato il comandante delle forze aeree, Mykola Oleshchuk.

Intanto, il governo ucraino ha subito nella stessa giornata una serie di perdite ministeriali. David Arakhamia, il portavoce del partito del presidente, ha dichiarato che domani sarà previsto il ricambio di tre ministri che oggi hanno rassegnato le loro dimissioni. Ha affermato inoltre che “più del 50% dei membri del consiglio dei ministri subirà dei cambiamenti” e che la decisione finale sarà resa pubblica proprio domani, 4 settembre.

Una città sotto shock e un paese in lutto

Poltava, una città che prima della guerra contava circa 300.000 abitanti, è ora al centro di una crisi umanitaria e militare senza precedenti. Con l’intera regione in stato di allerta e una nazione in lutto, l’attacco russo sopra Poltava ha portato nuova luce sulla gravità del conflitto in corso e sulle sfide che l’Ucraina deve affrontare nel difendersi da una guerra sempre più devastante.

Intanto, il tentativo di avanzata ucraina è stato duramente fermato dalle forze russe, che hanno abbattuto alcuni droni sui territorio del Paese, in particolare nella regione del Kursk. In queste ultime ore, le forze ucraine stanno tentando di penetrare nella regione occupata e accerchiare i soldati russi, prendendo così controllo della situazione in una regione così importante e strategica al confine con la Russia.

Lucrezia Agliani

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