Un nuovo attacco missilistico contro la base aerea di Ain al-Asad in Iraq ha provocato il ferimento di almeno cinque militari statunitensi, aumentando le preoccupazioni per una possibile escalation del conflitto nella regione. L’attacco in Iraq su base militare USA, attribuito a gruppi armati iracheni sostenuti dall’Iran, segna l’ennesimo episodio di violenza contro una base strategica che ospita truppe americane e personale della coalizione internazionale anti-ISIS. Con l’intensificarsi delle tensioni tra Iran e Stati Uniti, la situazione in Iraq rimane altamente instabile e suscettibile di ulteriori attacchi. Dopo l’attacco in Iraq su base militare USA, Biden questa mattina ha risposto che gli Stati Uniti “risponderanno all’attacco”.
Il contesto dell’attacco in Iraq su base militare USA
Lunedì, cinque militari statunitensi sono rimasti feriti in seguito a un attacco in Iraq su base USA, nell’aerea militare di Ain al-Asad, situata nella provincia di Anbar, nel nord-ovest dell’Iraq. La base, che ospita truppe americane e personale della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti contro lo Stato Islamico, è stata colpita da almeno due razzi.
Secondo quanto riportato da un portavoce del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, l’attacco in Iraq su base militare USA è stato attribuito a gruppi armati iracheni sostenuti dall’Iran. Questi gruppi hanno preso di mira la base ripetutamente negli ultimi anni, intensificando i loro sforzi soprattutto da ottobre, in concomitanza con l’inizio del conflitto tra Israele e Hamas. Nelle ultime tre settimane, la base di Ain al-Asad aveva già subito altri due attacchi missilistici.
L’attacco in Iraq su base militare USA è un evidente sintomo della sempre più crescente escalation in Medio-Oriente, sopratutto in seguito all’uccisione di importanti esponenti di Hamas e Hezbollah, durante la scorsa settimana. A Teheran infatti, è stato rinvenuto il cadavere di Ismail Haniyeh, il leader del gruppo armato palestinese, e questo ha creato un sentimento di vendetta e risposta da parte del movimento in Palestina ma anche in Iran.
Un portavoce della difesa statunitense ha solo confermato che “oggi c’è stato un sospetto attacco missilistico contro le forze statunitensi e della coalizione” nella base. Ha inoltre aggiunto che “secondo le prime indicazioni, diversi membri del personale statunitense sono rimasti feriti” e che il personale della base sta conducendo una valutazione dei danni. Non sono ancora seguiti aggiornamenti.
Reazioni e timori di escalation dopo l’attacco in Iraq su base militare USA
L’attacco in Iraq su base militare USA arriva in un periodo di crescente tensione nella regione. Sebbene non sia chiaro se questo attacco sia direttamente collegato alle minacce dell’Iran di rappresaglia per l’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh, il timore di un’estensione del conflitto è palpabile. Nel contesto della morte del leader di Hamas, l’Iran prese parola e dichiarò Israele come colpevole dell’assassinio, nonostante la controparte non abbia dichiarato alcuna forma di responsabilità né rivendicato la morte.
Oltre ad Hamas, anche il gruppo di Hezbollah ha perso il suo leader, Fuad Shukir, durante un attacco israeliano a Beirut, in Libano. Anche questa è una morte che ha responsabilità e conseguenze incerte, ma la parte offesa ha puntato il dito contro Israele e gli Stati Uniti. In risposta all’attacco in Iraq su base USA, gli Stati Uniti hanno deciso di schierare ancora più uomini e armi in Medio Oriente, in quanto prevedono una pericolosa escalation.
Il dispiegamento difensivo statunitense e le incertezze per il futuro
Una fonte militare irachena ha dichiarato che diversi razzi sono stati lanciati contro la base, alcuni dei quali sono atterrati al suo interno, mentre un altro ha colpito un villaggio vicino senza causare danni. Secondo quanto pubblicato da Reuters, un comandante di un gruppo armato filo-iraniano ha confermato che almeno due razzi hanno preso di mira la base, pur senza precisare chi sia il responsabile dell’attacco.
Nel frattempo, cresce il timore di ulteriori attacchi da parte dell’Iran e dei suoi alleati contro Israele, come rappresaglia per l’uccisione di figure di spicco di Hamas e Hezbollah nelle scorse settimane, attribuita a Israele. Le autorità continuano a monitorare la situazione e a valutare i danni, mentre ulteriori informazioni verranno fornite e pubblicate non appena disponibili.
Lucrezia Agliani