Il presidente argentino Javier Milei di nuovo al centro di uno scandalo internazionale.
A pochi mesi dal suo insediamento, nel dicembre 2023, il presidente argentino Javier Milei aveva causato tensione e scompiglio nella regione per le pesanti critiche e accuse rivolte ai presidenti di Messico e Colombia, quest’ultimo definito addirittura un “terrorista assassino” a causa del suo passato militante.
Da inizio mese una serie di scambi di accuse e insulti tra esponenti dei governi di Spagna e Argentina, hanno finito con il compromettere le relazioni diplomatiche tra i due paesi, storici alleati.
Più di 140 milioni di investimenti spagnoli in Argentina nel solo 2022, e mezzo milione di residenti spagnoli nel paese latino-americano, questi sono solo alcuni dei numeri che definiscono le ottime relazioni tra i due paesi che condividono lingua e tradizioni comuni.
La crisi diplomatica è culminata con il ritiro permanente dell’ambasciatore spagnolo da Buenos Aires, dopo che domenica era stato richiamato per consultazioni, a seguito dell’ennesimo insulto diretto nei confronti del primo ministro spagnolo Pedro Sánchez.
Il palcoscenico di Madrid
Teatro dell’attacco politico, da parte di Milei, ai danni di Pedro Sánchez è stato il palco della tre giorni indetta da VOX, partito di estrema destra spagnolo, il 19 maggio, cui hanno partecipato molti esponenti della destra estrema e populista europea. Da Marine Le Pen a Viktor Orban, all’ex primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, sino a Giorgia Meloni, che insieme a chi non ha potuto presenziare fisicamente ha parlato in video-collegamento. L’obbiettivo è stato quello di lanciare un richiamo all’unità delle destre, in vista delle elezioni europee del 6-9 giugno. Il presidente argentino ha attaccato duramente il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez e il suo esecutivo.
Javier Milei, eletto nel novembre 2023 è la nuova stella del populismo latino-americano, dopo la caduta del presidente brasiliano Jair Bolsonaro. La sua campagna elettorale è stata il calco di quella di Donald Trump, con tanto di berretto rosso con la scritta “Make Argentina Great Again”, aggressiva, sregolata e composta da un misto di attacchi politici e personali verso gli avversari politici, arrivando persino a definire i socialisti “escrementi umani”
Le invettive non si limitano alle opposizioni interne, dal palco di Madrid Milei ha attaccato la moglie di Sánchez, Begoña Gómez, definendola “corrotta” a seguito dell’apertura di un indagine da parte di una corte di Madrid per indagare sulle accuse dell’autoproclamato sindacato di estrema destra Manos Limpias, (Mani Pulite, nome dichiaratamente ispirato all’inchiesta italiana del 92 su Tangentopoli), noto per la strumentalizzazione delle denunce con fini politici, ed apertamente ispirato all’ideologia franchista.
Questo attacco personale aveva portato Sánchez a considerare di ritirarsi dalla scena politica. In una lettera molto personale aveva espresso tutto il suo rammarico per la bassezza di questo attacco nei confronti della sua famiglia, portandolo a chiedersi “se davvero ne vale la pena di continuare”.
La visita in spagna del presidente Milei è stata oggetto di controversie anche in patria, in quanto, non prevedeva incontri con esponenti del governo e nemmeno con Re Felipe VI, nonostante l’utilizzo dell’aereo di stato. L’incontro dell’ultimo minuto con gli imprenditori spagnoli è sembrato strumentale a questa leggerezza, in un momento di profonda crisi economica in Argentina, causa delle pesanti politiche di austerity promosse dallo stesso Milei che condizionano la vita degli argentini.
Gli attacchi sono poi stati estesi a tutto l’esecutivo socialista spagnolo, accusato di dispensare “morte e povertà” attraverso le sue politiche progressiste. Le continue incitazioni all’odio e alla discriminazione stanno infiammando la campagna elettorale in tutta Europa, attacchi diretti contro politici e attivisti si stanno moltiplicando da mesi. Questa spirale di violenza è culminata con il ferimento a colpi di arma da fuoco del presidente slovacco Robert Fico.
La risposta di Milei
La risposta di Milei alla notizia annunciata del ritiro dell’ambasciatore María Jesús Alonso Jiménez è stata di ulteriore disprezzo, la mossa è stata definita come: “tipica insensatezza di un socialista arrogante”. Per marcare la differenza con Pedro Sánchez, Milei, incalzato dai giornalisti sulla possibile rimozione dell’ambasciatore argentino ha risposto: “non sarò altrettanto idiota”.
La spregiudicatezza del presidente Argentino può essere letta come la speranza di preparare il terreno per la possibile rivalsa delle destre europee nelle elezioni di giugno. I sondaggi di EuroNews, sullo scenario politico spagnolo, prospettano un incremento dei seggi al parlamento europeo sia per il PP (Partido Popular) sia per VOX che mira a superare il 10% delle preferenze.
Questa condizione potrebbe riproporsi alle prossime elezioni nazionali in Spagna facendo della coalizione di destra un alleato prezioso del presidente Milei.
“Come vorrei essere per una volta uno di loro! Vedere con i loro occhi, ascoltare con le loro orecchie, e decifrare come vivono il tempo, e subiscono la morte. Come sentono l’amore e percepiscono il mondo. Essere uno di loro, per diventare un più luminoso messaggero di luce in questa epoca buia.” Dal Film del 1993 di Wim Wenders Così lontano così vicino
Fabio schembri