I primi attacchi al governo sono venuti dalla regione Lombardia e dalla comunità scientifica
Risaliamo a circa una settimana fa: scoppia il focolaio di Codogno, in provincia di Lodi e Conte afferma che ciò è successo poiché la Regione Lombardia non ha rispettato i protocolli sanitari disposti. Invece Attilio Fontana, il governatore della Lombardia, ricorda che è stata proprio la regione a chiedere di essere messa nelle condizioni di aumentare i controlli, di mettere in quarantena tutti gli studenti che arrivavano dalla Cina. È stata però accusata a quel punto di razzismo e di voler diffondere il panico.
Il virologo Roberto Burioni aveva inoltre richiesto la quarantena obbligatoria per chi aveva avuto contatti con potenziali infetti, ma il ministro della salute non aveva ancora cambiato i protocolli sanitari.
Quindi sarebbe stata la lentezza del governo nel prevedere l’andamento del virus a causare un numero così alto di contagi. Lentezza a cui il governatore della regione Marche, Luca Ceriscioli, ha cercato di rispondere con una presa di posizione, disponendo un’ordinanza per la chiusura di scuole, musei, università e annullando manifestazioni pubbliche e gite scolastiche. L’ordinanza all’inizio è stata discussa dal governo centrale e poi applicata per l’aggravarsi della situazione nel territorio marchigiano.
Insomma, in una situazione simile tutto ciò che non ci vuole è proprio un conflitto governo-Regioni, infatti il premier Conte nella riunione straordinaria con tutti i governatori ricorda l’importanza di agire tutti in piena concordia. È questo il motivo per cui ha condannato le iniziative (spesso nate da fini politici e di propaganda) di regioni non colpite come la Liguria, la Calabria e la Basilicata.
Le parole più dure vengono dall’opposizione, che non perde l’occasione per sottolineare l’inadeguatezza del governo
Una parte degli attacchi al governo Conte è omogenea nel riconoscere la sua fragilità di fronte a questa situazione di emergenza, e quindi la sua fragilità sostanziale:
Questa squadra di governo non è adatta a gestire la normalità, figuriamoci l’emergenza – dice Matteo Salvini in una conferenza stampa -Noi vogliamo che l’Italia riparta, ma con Conte non riparte. La Lega c’è per accompagnare il paese fuori dal pantano, per accompagnare il paese al voto.
Il suo obiettivo sarebbe quello di approfittarsi della situazione per istituire un governo provvisorio di 8 mesi, al fine di condurre il Paese alle elezioni anticipate. Inoltre la Lega accusa Conte di voler assumere posizioni in qualche modo fasciste (da quale pulpito) per la sua pretesa di voler ridurre l’autonomia delle regioni in questo momento di crisi, autonomia che ricordiamo essere tanto cara ai leghisti.
Anche Giorgia Meloni sposta l’attenzione sulle elezioni. La leader nota come il Coronavirus sia una delle ennesime scuse per non portare il Paese al voto (solo un’epidemia di portata nazionale, che sarà mai!). Afferma inoltre che “Fratelli d’Italia considera il Governo Conte una esperienza fallita ed è pronto a presentare una mozione di sfiducia al governo per verificare se ci sia ancora una maggioranza che lo sostiene.”
Dure anche le parole di Pierpaolo Roberti, assessore alle autonomie locali del Friuli, esponente della Lega Nord:
Venerdì, ore 20, ancora nessuna indicazione del governo su quello che milioni di famiglie, imprenditori, cittadini dovranno fare lunedì. […] Ci basta il Coronavirus, non possiamo permetterci anche il governo Conte. Andatevene!
Anche il cantante Eros Ramazzotti si esprime sulla situazione Coronavirus in Italia, osservandola dall’America dove attualmente si trova:
Mi trovo in America da 1 mese e da qui l’impressione è di un paese allo sbando, di gente che si evita come se ci fosse la peste, di ignoranza totale, di cattiveria e razzismo galoppante. Sono veramente scioccato da tutto ciò ma soprattutto da uno stato che non sa gestire una situazione così, che non aiuta il cittadino a capire cosa veramente sta succedendo.
Francesca Santoro