Un pezzo di Atlético Madrid nel campionato di calcio canadese

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Non di solo hockey su ghiaccio si nutre la passione degli sportivi del Canada: da qualche anno, infatti, il calcio canadese è tornato a raccogliere sempre più consensi nel grande stato nordamericano, tanto da suscitare discussioni tra tifosi e attrarre nuovi investimenti.

Complice la recente esplosione, almeno a livello continentale, della Major League Soccer Statunitense e gli ottimi risultati raccolti dalle 3 compagini canadesi che ne fanno parte (il Montreal Impact, il Vancouver Whitecaps e il Toronto FC, campione nel 2017), lo scorso anno è nata la Canadian Premier League (CPL). Si tratta a conti fatti del primo campionato di calcio professionistico canadese, se si eccettua la brevissima parentesi della Canadian Soccer League, nata nel 1987 sull’onda dell’entusiasmo per l’unica e storica partecipazione della nazionale canadese ai mondiali di calcio del 1986, ma accantonata nel 1992 per via di una progettualità pressoché nulla. 

I club calcistici del Canada sono storicamente affiliati alle varie leghe statunitensi e l’obiettivo della CPL è proprio di invertire la tendenza per creare finalmente uno spazio calcistico riconoscibile e competitivo. Se la prima edizione, vinta per la cronaca dal Forge FC della città di Hamilton, è passata un po’ in sordina, la seconda edizione, che prenderà il via il prossimo 11 aprile, vedrà una grossa e interessante novità, ossia la partecipazione dell’Atlético Ottawa

Il club che rappresenterà la capitale del Canada, rimasta orfana dello storico Ottawa Fury, è infatti una nuova “filiale” dell’Atlético Madrid. Dopo gli esperimenti, ad oggi accantonati del Racing Lens in Francia e dell’Atlético Kolkata in India, e quello ancora in corso con l’Atlético San Luis in Messico, la dirigenza dei colchoneros ha scelto la nuova Canadian Premier League per rafforzare la propria strategia di allargamento al di fuori dei confini spagnoli, scorgendo evidentemente nel nuovo campionato di calcio canadese una realtà stimolante ed attrattiva. 

L’Atlético Ottawa vestirà gli stessi colori della casa madre, le strisce bianche e rosse, e avrà una forte impronta tecnica spagnola: l’allenatore infatti sarà l’ex attaccante dell’Atlético Madrid Miguel Ángel Mista, ed è molto probabile un passaggio in prestito di alcuni giocatori della squadra giovanile. Quest’ultimo aspetto ha suscitato diverse perplessità tra gli addetti ai lavori che vedrebbero già a rischio l’equilibrio del neonato campionato di calcio canadese. Il Commissario della Premier League David Clanachan si è detto invece molto entusiasta a riguardo e ha rassicurato i tifosi, sostenendo che si tratti di una grande opportunità per tutto il movimento calcistico. D’altronde, allo scopo di valorizzare i talenti locali, i regolamenti della Lega impongono la maggioranza di giocatori di nazionalità canadese in rosa e l’utilizzo di almeno 6 di essi dal primo minuto in ogni match. 

Le sensazioni sono quindi generalmente positive e la curiosità è palpabile. Attorno all’Atlético Ottawa si sono concentrati gli investimenti di diverse realtà imprenditoriali della capitale, primo fra tutti l’Ottawa Sports Entertainment Group. Si tratta di una finanziaria che da diversi anni ha investito nell’hockey su ghiaccio e nel football americano canadese. Nelle intenzioni, un marchio riconosciuto e tifato in tutto il mondo come quello dell’Atlético Madrid è un trampolino di lancio fondamentale per il calcio canadese, che ha bisogno di fare quadrato e ritrovarsi, incapace di sfornare talenti e di essere competitivo a livello internazionale.

La speranza, insomma, è che l’Atlético Ottawa possa fare da traino alle altre società e portare un po’ della mentalità europea e dello spirito colchoneros nel calcio canadese, da troppo tempo privo di un progetto calcistico serio e di un riconoscimento internazionale.

Fabio Gallato

 

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