Legambiente e AzzeroCO2 in collaborazione con la Compagnia delle Foreste lo scorso 11 novembre hanno presentato la IV edizione dell’Atlante delle Foreste, lo studio che espone l’evoluzione delle nuove risoluzioni di rimboschimento in Italia. Dal rapporto spicca un rallentamento significativo della riforestazione in Italia. Tra la primavera del 2023 e i primi mesi del 2024, sono stati piantati 2,4 milioni di alberi, registrando una diminuzione del 9,6% rispetto ai 2,65 milioni dell’anno precedente.
L’indagine sulla situazione della riforestazione in Italia nel 2023, come restituito nell’Atlante delle Foreste, pone quindi l’accento su un interessante mix di successi e sfide. Da un lato, c’è la coscienza crescente dell’importanza degli alberi per la salute del nostro pianeta, sia in termini ambientali che economici. Gli alberi, si sa, non solo aiutano a combattere il cambiamento climatico, ma offrono anche benefici per le città. Dalla bellezza estetica al miglioramento della qualità dell’aria.
Dall’altro latto il calo nelle piantumazioni, con un abbassamento del 9,6% rispetto all’anno precedente, è una fonte di preoccupazione. Le ragioni di questa diminuzione sembrano essere legate a problematiche burocratiche e di programmazione, in particolare il passaggio tra due cicli di finanziamento. I ritardi nelle città metropolitane, nonché la diminuzione degli interventi privati, complicano ulteriormente la situazione.
Dati e prospettive: un futuro più verde per l’Italia
Lo studio dell’Atlante delle Foreste analizza circa 300 macro-progetti di riforestazione distribuiti in aree urbane ed extraurbane, presentando una panoramica precisa degli interventi regionali e delineando una strategia per un futuro sostenibile. Oltre al gesto simbolico la piantumazione di alberi si manifesta come una scelta economica vantaggiosa. I benefici superano in larga misura l’investimento iniziale, recuperabile in soli 4-5 anni. Mentre i progetti arborei possono generare un impatto positivo per oltre 30 anni.
Nel periodo temporale considerato nell’analisi dell’Atlante delle Foreste, la regione che si conferma al vertice (oltre 637.000 alberi piantati) è il Trentino-Alto Adige. Seguita da: Piemonte, Basilicata e Puglia. Viene riscontrata, invece, una mancanza di piantumazioni finanziate con fondi regionali in sette regioni: Abruzzo, Campania, Lazio, Lombardia, Toscana, Calabria e Molise. Disparità riconducibile alla transizione tra il vecchio Programma di Sviluppo Rurale (2014-2022) e i nuovi piani strategici PAC 2023-2027. Ciò non necessariamente indica una negatività, più che atro riflette spesso le specificità territoriali.
In Italia, nel 2023, è stato avviato un grande progetto di riforestazione, sono stati piantati oltre 2,4 milioni di alberi su una superficie di più di 3.000 ettari. Tale programma, che rappresenta un investimento complessivo di circa 16 milioni di euro annui, genererà benefici economici e ambientali di lungo termine. Il progetto, frutto della collaborazione tra enti pubblici e privati, mira a creare infrastrutture green capaci di affrontare le sfide del cambiamento climatico e migliorare la qualità della vita nelle città.
L’impatto positivo generato dalle nuove infrastrutture green viene calcolato considerando vari fattori, tra cui: la mitigazione climatica, regolazione della qualità dell’aria e del suolo contribuiscono con un valore annuale di circa 2.202,9€ per ettaro. Il turismo sostenibile e cultura aggiungono 639,2€. Per la biodiversità il contributo stimato è di 2.342,5 euro per ettaro all’anno. Questi dati dimostrano come la forestazione sia una scelta lungimirante, capace di generare ricadute positive su ambiente, economia e qualità della vita.
A sua volta, Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, sottolinea che “Creare polmoni verdi nelle città è una delle priorità per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050“. Obiettivo centrale della campagna Festa dell’Albero organizzata dal 21 al 24 novembre in collaborazione con il progetto europeo Life Terra, per sensibilizzare sull’importanza del verde urbano.
L’Atlante delle Foreste ha fotografato un rallentamento significativo nella riforestazione in Italia. Perché sono diminuite le piantumazioni?
Il calo delle nuove piantumazioni è correlato principalmente alla transizione tra due cicli di programmazione dei fondi per lo sviluppo rurale e il rimboschimento. L’anno sorso si è concluso il PSR 2014-2022 ed è iniziato il Complemento per lo Sviluppo Rurale 2023-2027, causando ritardi burocratici che hanno richiesto mesi per la definizione di bandi e selezione di progetti.
Per quanto riguarda la piantumazione nelle città metropolitane, sorretta dal PNRR, aggiunge altre difficoltà. Il PNRR è stato ridimensionato da 6,6 milioni di alberi, entro il 2024, a 4,5 milioni, con una riduzione dei fondi disponibili da 330 a 210 milioni di euro. Nel 2022 è stato raggiunto l’obiettvo fissato a 1,65 milioni di alberi. Come sopra citato le uniche città ad aver raggiunto “transplanting” (il trasferimento delle piante nei loro luoghi definitivi) sono Torino, Genova e Bari. Altre città sono in forte ritardo.
A registrare un calo, nel 2023, è anche il settore privato. Le aziende hanno sovvenzionato la piantumazione di 146.318 alberi su una superficie totale di 153 ettari, con una diminuzione del 14% rispetto al 2022. Gli aiuti finanziati privatamente si sono concentrati soprattutto in Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige.
Il calo delle piantumazione è un segnale di allerta per le politiche ambientali. Se da un lato il valore degli interventi realizzati è inconfutabile, dall’altro ritardi e abbassamento degli obiettivi mostrano che occorre fare di più per affrontare le sfide del cambiamento climatico. Le strategie future dovrebbero quindi focalizzarsi su una gestione più efficiente dei fondi e delle procedure amministrative. Insieme a un’integrazione più armoniosa delle aree verdi nei piani urbanistici.
L’importanza della sensibilizzazione del pubblico attraverso eventi come la Festa dell’Albero è fondamentale per stimolare un impegno attivo nella comunità. In sintesi, per affrontare le sfide legate alla sostenibilità e alla crescita delle aree verdi in Italia, è essenziale un approccio collaborativo che coinvolga cittadini, istituzioni e settore privato. Solo così si potrà garantire un futuro sostenibile, in cui le foreste continuano a rappresentare un valore inestimabile per la società e l’ambiente.
Atlante delle Foreste, quarta edizione.