Sembra proprio che l’universo stia morendo.
Questo è l’allarme lanciato dal congresso della LAU (Unione Astronomica Internazionale), nello specifico da Simon Driver, professore dell’Università dell’Australia Occidentale e guida del gruppo internazionale del progetto Gama. Una quantità di dati raccolti e derivati nel corso di questi anni, grazie a telescopi spaziali basati a Terra, hanno portato alla conclusione che l’universo sta morendo lentamente.
L’energia presente nello spazio, oggi, sembrerebbe essere circa la metà di quella che veniva emessa due miliardi di anni fa, ed è dimostrato anche dalla riduzione della luce che viene emessa da un campione di oltre 200.000 galassie.
Questa ricerca è il frutto di uno sforzo ciclopico
Spiega così Massimo Della Vale, direttore dell’Osservatorio di Capodimonte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Lo stesso Della Valle aggiunge:
E’ stata infatti misurata la quantità di energia emessa negli ultimi due miliardi di anni da circa 200.000 galassie, contenute in una sezione di universo. I ricercatori sono riusciti a misurare il tasso di diminuzione della densità di radiazione su un ampio spettro; in pratica una conferma che l’universo si sta spegnendo e in quale modo.
In realtà è dagli anni Novanta che gli astronomi sanno che l’energia complessiva emessa dalle stelle dell’Universo si sta riducendo e che quindi lo stesso universo sta morendo; per giungere a questo risultato, i ricercatori hanno analizzato i dati acquisiti utilizzando – come già anticipato – il risultato dello studio che è stato presentato in occasione della XIX assemblea generale dell’Unione Astronomica Internazionale e pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Si tratta comunque di un paio di miliardi di anni a venire, ma in un futuro forse non lontano come quello che immaginavamo…. il nostro universo morirà.
Ora siamo entrati nella 6° Era quaternaria ed avremo una Era glaciale per la riattivazione della deriva delle placche perchè il mantello terrestre in alcuni punti cardine è troppo caldo, infatti al Polo Sud gli scienziati hanno riscontrato nel 2015 anomalie nella catena vulcanica sottostante trovandola surriscaldata, che con molta probabilità stà disciogliendo i ghiacciai alle fondamenta con distacco di Iceberg giganteschi.
L’universo si stà raggelando già da millenni e stà rallentando la sua dilatazione, ciò stà comportando anche un rallentamento generale del nostro tempo: in pratica una persona di 100 anni di adesso è come se ne avesse 200 ripetto agli uomini della preistoria.