Ventotto milioni di euro. O se preferite, trentuno milioni di franchi svizzeri. Tanto è stato pagato un orologio Patek Philippe nel corso della tradizionale asta di beneficenza organizzata ogni due anni da Christie’s, la cui edizione 2019 ha avuto luogo in un hotel di Ginevra. Un prezzo altissimo, che nessuno si sarebbe mai aspettato, nemmeno la stessa casa d’aste.
BRUCIATO IL RECORD DEL 2017
A raggiungere questo primato è stato un modello Patek Philippe Grandmaster Chime Ref. 6300A-010. Un pezzo unico realizzato esclusivamente per l’evento Only Watch, con il quale si cerca di raccogliere fondi da destinare alla ricerca contro la distrofia muscolare, in particolare quella di Duchenne, malattia genetica che colpisce soprattutto i bambini.
Non si sa chi sia stato il fortunato e generoso acquirente, che avrebbe concluso l’affare via telefono dopo un’asta durata pochi minuti. Si sa invece per certo che mai un orologio da polso era stato pagato così tanto. Il primato precedente risale infatti al 2017. All’epoca era stato messo all’asta il Rolex Daytona appartenuto a Paul Newman, che venne venduto per 17, 8 milioni di dollari. Gli stessi organizzatori si aspettavano un’offerta massima non superiore ai tre milioni di franchi svizzeri.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Il Grandmaster Chime è stato prodotto per la prima volta nel 2014, inserito in una serie limitata per celebrare i 175 anni dalla nascita della Patek Philippe. Due anni più tardi, nel 2016, è entrato a far parte della collezione regolare. Si tratta di un modello estremamente complesso, “il più complicato che sia mai stato costruito” secondo il parere di Sabine Kegel, capo del dipartimento dell’orologeria Christie’s a Ginevra. Realizzato in acciaio inossidabile (materiale solitamente poco utilizzato dall’azienda), presenta una cassa in oro rosa 18 carati ed ha ben due quadranti. Tra le altre caratteristiche, calendario perpetuo, ripetitore di minuti e secondo fuso orario. Il cinturino è fatto con pelle di coccodrillo. L’orologio resiste all’umidità ma non all’acqua.
DINO CARDARELLI