Il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca ha annunciato delle importanti novità sia per quanto riguarda la Scuola dell’Infanzia sia per quanto riguarda l’Università.
Assunzioni nella scuola
Per l’anno scolastico 2018-2019, sono previste 1000 nuove assunzioni di personale docente per la Scuola dell’Infanzia; ciò sarà possibile con l’entrata in vigore del nuovo sistema integrato 0-6. Nei giorni scorsi, l’onorevole del PD Camilla Sgambato (deputata e membro della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati) ha svelato che gli insegnanti coinvolti dal sistema 0-6 saranno circa 1000 in totale, su posti di potenziamento. Sino ad ora, però, non è stato pubblicato nessun comunicato ufficiale.
Ovviamente questa è una buona notizia per chi otterrà questi posti di lavoro, ma anche per la scuola d’infanzia che ormai da anni non vedeva nuovo personale: l’assenza di assunzioni ha infatti provocato carenza di personale in svariate città, portando gravi disagi.
Ma l’onorevole Sgambato ha precisato che le 1000 assunzioni nella Scuola dell’Infanzia non saranno le uniche: anche gli asili nido pubblici e privati beneficeranno di incentivi. Di fronte a notizie del genere, ci si aspetterebbe un entusiasmo generale, invece c’è chi nutre diffidenza verso questi annunci, ritenendo che siano solo parte della campagna elettorale che oggi volge al termine con le elezioni del 4 marzo. Addirittura, c’è chi paventa la mancata assunzione di 1000 persone, qualora il PD perdesse. Purtroppo nessuno può dire nulla a riguardo, le urne chiuderanno stasera alle ore 23:00 e, solo dopo lo spoglio, si saprà il nome della coalizione e del candidato vincitori. Il futuro governo dovrà poi assicurarsi che queste assunzioni vengano davvero effettuate; ma il potenziamento della scuola d’infanzia è un punto appartenente solo al programma del partito Democratico, gli altri partiti non ne hanno proprio parlato.
Assunzioni al MIUR
Il 2018 sarà un anno particolare per la scuola e i concorsi, oltre a quello per gli abilitati, ce ne sarà un altro per i non abilitati, ma il MIUR ha annunciato che vi saranno altre assunzioni nel corso di quest’anno. Questa volta si tratta di ricercatori universitari, ben 1305 verranno assunti dalle università statali. Un numero importante che però ha un unico difetto: i contratti di ricercatore saranno triennali e non rinnovabili, dunque a tempo determinato.
Per poter accedere al Piano di reclutamento sono necessari requisiti specifici, i candidati dovranno essere in possesso di almeno uno dei seguenti:
- contratto di durata triennale, prorogabile per soli due anni e per una sola volta;
- assegno di ricerca per almeno tre anni anche non consecutivi;
- borsa post dottorato;
- analoghi contratti, assegni o borse in atenei stranieri.
Dopo gli aumenti dello stipendio da 80 a 110 euro, ora si prospettano nuovi posti di lavoro, ci saranno davvero?
Carmen Morello