L’aspirina come preventivo sembrerebbe inutile

cardioaspirina

Un grande studio condotto da ricercatori del National Institute on Aging (organizzazione governativa statunitense) e pubblicato sul New England Journal of Medicine ha indagato rischi e benefici di somministrare l’aspirina come preventivo in persone anziane sane e senza precedenti episodi vascolari. Il risultato dello studio denominato Aspirin in Reducing Events in the Elderly (ASPREE) è stato che di certo non comporta benefici e potrebbe persino essere dannoso.
Andiamo per ordine, ho detto grande studio, osservare per un periodo di 4 anni (2010-2014) ben 19.114 persone (in Australia e USA) oltre i 70 anni (oltre i 65 nel caso di afro-americani e latini che sono gruppi etnici più a rischio di demenza e problemi cardiovascolari) direi che giustifica pienamente l’aggettivo “grande”. A metà di essi è stata data un’aspirina a basso dosaggio di acido acetilsalicilico (anche conosciuta come cardioaspirina) il tipo appunto che viene somministrata per questo scopo che contiene 100mg di acido acetilsalicilico contro i 500 di quella che prendete quando state male, all’altra metà un placebo, naturalmente i partecipanti allo studio non sapevano cosa stessero assumendo.



I risultati sono stati che la mortalità è stata persino leggermente più alta (uno 0,2%) per il gruppo che assumeva l’aspirina. Anche il tasso di sopravvivenza senza infermità invalidanti non ha ricevuto benefici (somministrare l’aspirina vorrebbe prevenire infarti e ictus che spesso non uccidono le persone anziane ma le lasciano invalide).
Somministrare acido acetilsalicilico ha anche un effetto collaterale che è l’altra faccia della medaglia rispetto all’azione preventiva per infarti e ictus, il sanguinamento, si usa dire che rende il sangue più fluido e questo può favorire emorragie. Nel gruppo che assumeva l’aspirina in effetti si è registrata una certa azione preventiva per quegli eventi, ma si è registrato anche un aumentato rischio di sanguinamenti e nei partecipanti allo studio (che lo ricordo erano persone sane senza precedenti eventi vascolari, in questo studio si indagava solo la pratica di usare l’aspirina come preventivo su pazienti anziani ma sani) i secondi hanno superato i primi. Volete un po’ di cifre? Per quel che riguarda gli eventi cardiovascolari nel gruppo sotto aspirina si sono registrati 7,8 eventi ogni mille persone per anno, nel gruppo placebo sono stati 8,8. Per quel che riguarda episodi di emorragie importanti 8,6 eventi per mille persone l’anno nel gruppo sotto aspirina e solo 6,2 nel gruppo di controllo.

Roberto Todini

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