ASACOM ed educatori dicono basta alla precarietà

ASACOM

Gli educatori e gli assistenti all’autonomia ed alla comunicazione, meglio noti come ASACOM, sono operatori che ogni giorno si prendono cura di bambini con disabilità. Tuttavia, lavorano ogni giorno in condizioni precarie.

Chi sono gli ASACOM

Gli ASACOM sono assistenti all’autonomia ed alla comunicazione, figure prevista dall’articolo 13 comma 3 della legge 104/92 che afferma: <<Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e successive modificazioni, l’obbligo per gli enti locali di fornire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di sostegno mediante l’assegnazione di docenti specializzati>>.

L’Assistente all’autonomia ed alla comunicazione è un’operatore socio-educativo, come afferma in una intervista Esther De Gennaro, che si occupa di affiancare  e supportare lo studente con disabilità fisica, psichica o sensoriale (sordo o cieco) e con disturbo dello spettro autistico. Tra le mansioni dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione, vi è quella di lavorare ogni giorno per aiutare lo studente con disabilità ad integrarsi nel gruppo classe. Attenzione però a non confondere questa figura con quella dell’insegnante di sostegno. Le due figure, infatti, dovrebbero operare in collaborazione in quanto si occupano di aree diverse del Piano Educativo Individualizzato (PEI).

Lavoratori in condizioni precarie

Gli operatori socio-educativi, pur essendo stati previsti già dalla legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, meglio nota come legge 104/92, non vengono assunti come gli altri operatori scolastici, direttamente dal Governo. Si tratta infatti di operatori esperti che lavorano con Partita IVA, con assunzione da parte del Comune di appartenenza o, ancor peggio, dalle cooperative.

Tutto ciò mette gli operatori in condizioni precarie per via di norme diverse da Regione a Regione e pagamenti tardivi. Un altro grave problema del lavoro degli ASACOM e degli educatori è quello di non essere pagati quando le scuole sono chiuse.

Ferie forzate per educatori ed Assistenti all’autonomia ed alla comunicazione

A causa della recente decisione del Governo di chiudere tutte le scuole, migliaia di lavoratori fra insegnanti, educatori e ASACOM sono costretti a casa. Mi preme però sottolineare una profonda differenza tra gli insegnanti e gli operatori specializzati. I primi, infatti, secondo quanto affermato dal Ministro all’Istruzione Lucia Azzolina, continueranno a percepire lo stipendio mentre gli operatori specializzati no.

Pertanto, in attesa dell’uscita della Conferenza Unificata tra il Governo e le Regioni che dovrebbe portare alla definizione di una normativa uguale in tutta Italia, il Movimento “Noi assistenti all’autonomia ed alla comunicazione” in collaborazione con i colleghi educatori hanno deciso di inviare al ministro una lettera in cui chiedono di essere normalmente retribuiti in questi giorni in cui le scuole rimarranno chiuse per via dell’emergenza epidemiologica.

Federica Perticone

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