Un artico senza ghiacci? Solo mezzo grado farà la differenza

scioglimento della calotta artica

Una ricerca proveniente dall’Università del Colorado a Boulder (evidentemente molto attiva nella ricerca sui temi del riscaldamento globale, infatti se andate a ricercare i miei vecchi articoli sull’argomento la troverete citata più volte) e pubblicata su Nature Climate Change rivela che solo mezzo grado Celsius in più di surriscaldamento globale potrebbe fare la differenza tra il vedere un mare artico senza ghiacci (perlomeno per alcuni mesi l’anno).
Per la precisione mantenere il riscaldamento entro 1,5°C,  non a caso l’obiettivo degli accordi di Parigi, ridurrebbe a solo un 30% di probabilità l’avere un’estate artica senza ghiacci entro il 2100, mentre un surriscaldamento di 2°C renderebbe una certezza almeno un’estate senza ghiacci. Alexandra Jahn, assistente professore nel Dipartimento di Scienze Atmosferiche e Oceaniche e autrice dello studio, ha dichiarato che scoprire che mezzo grado faccia tanta differenza è qualcosa che ha sorpreso pure lei.
Lo studio è basato su simulazioni effettuate utilizzando il Community Earth System Model che è un prezioso progetto finanziato dal Dipartimento per l’energia e la National Science Fundation. La Jahn ha effettuato simulazioni a partire dallo scenario degli accordi di Parigi (+1,5°C) fino a un catastrofico +4°C per la fine del secolo.
Quest’ultimo scenario porterebbe secondo la simulazione ad avere estati artiche con tre mesi senza ghiacci a partire dalla metà di questo secolo, che salterebbero ad addirittura cinque mesi per il 2100.
Lo scenario di +2°C comporterebbe comunque una discreta probabilità di avere almeno due mesi liberi dal ghiaccio per la metà del secolo.
Mantenere lo scenario obiettivo degli accordi di Parigi ritarderebbe di molto questo scenario di un mare artico sgombro da ghiacci, abbassandone la probabilità del 70% e forse quindi potrebbe addirittura evitarlo.
La buona notizia è che se si riuscirà ad abbassare la temperatura il ghiaccio marino si riprenderà velocemente, ma nel frattempo gli eventuali danni agli ecosistemi saranno stati fatti. Questo bisogna ricordare, che lasciando da parte l’innalzamento dei mari, mentre un mare artico libero dai ghiacci potrebbe sembrare persino positivo (nuove rotte aperte alla navigazione) c’è da tenere presente gli ecosistemi che dipendono dall’attuale assetto.

Roberto Todini

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