In Piemonte l’arte moderna incontra il paesaggio. Ecco le chiese più colorate d’Italia che sorgono tra le maestose colline delle Langhe
Molti conoscono il territorio piemontese delle Langhe, ma probabilmente pochi sanno che esso nasconde delle singolari opere di arte moderna, per la precisione, delle chiese. Ciò è frutto di un progetto culturale dell’Ente del turismo Langhe Monferrato Roero, a cui hanno contribuito gli artisti David Tremlett e Sol LeWitt. Essi furono gli autori delle chiese più colorate d’Italia, che sono diventate un vero e proprio itinerario turistico insieme al territorio patrimonio dell’UNESCO. Vediamo quali sono.
La Cappella del Barolo
La struttura risale al 1914. Nota anche col nome di Cappella SS Madonna Delle Grazie nacque come riparo per i lavoratori dei vigneti durante i temporali. Tuttavia non fu mai consacrata, pertanto fu acquistata dalla famiglia Ceretto insieme all’adiacente vigneto di Brunate, nel 1970. Purtroppo, per un lungo periodo, fu abbandonata a sé stessa e si danneggiò.
Ma alla fine degli anni Novanta fu ristrutturata, è qui che entrano in gioco David Tremlet e Sol LeWitt. Il primo si occupò di ripristinare l’interno, il secondo ridipinse l’esterno in modo sorprendente. L’artista la suddivise in riquadri, rettangoli, onde ed ellissi, ad ognuno dei quali assegnò un colore. Le tonalità accese del rosso, blu, verde e giallo, regolarmente distribuite sulla facciata, creano un suggestivo incontro tra i colori fluo e il pacato verde delle colline piemontesi, che potrebbe ricordare la Pop Art di Andy Warhol.
Chiesetta di Coazzolo
Quasi nascosta tra i vigneti, si trova nell’omonimo borgo di origine preromana che ospita poco meno di 300 abitanti. È nota anche con il nome di Chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine, ed è stata costruita alla fine del XVII secolo.
Nel 2017, per volere dell’assessore alla Cultura di Coazzolo, Silvano Stella, anche la facciata di questo edificio di culto è stata ridipinta da David Tremlett in stile contemporaneo, con la tecnica del Wall Drawing. A differenza dell’edificio precedente, questo presenta i colori del giallo cotto, terra di siena, verde oliva e azzurro, che ben si accostano al cielo limpido, al verde delle colline del Moscato e del Movisoe e al marrone chiaro delle terre su cui sorgono i vigneti. In questo caso, la particolarità sta non tanto nei colori, quanto nella geometria: sullo sfondo chiaro risaltano poligoni irregolari variopinti e il campanile è suddiviso in sezioni verticali di due colori.
Open Space San Maurizio 1619
Si tratta di una cappella che fa parte di un piccolo complesso monastico risalente al 1619. È stato fondato da alcuni monaci cistercensi di origine provenzale e strutturato in maniera semplice, per consentire solo l’attività di preghiera e il lavoro rurale. Nel 1862, estintosi l’ordine monastico, i Conti Incisa acquistarono la struttura e ne trasformarono l’architettura. Oggi è una rinomata struttura ricettiva.
Al suo interno c’è la Cappella di San Maurizio, oggi sconsacrata. Presenta dei particolari inserti sul soffitto, molto contrastanti con il total white delle pareti. David Tremlett fu l’autore di Wall Drawing in Pastel for OPEN SPACE San Maurizio. La geometria é ancora la protagonista, ma in questo caso la Wall Art è caratterizzata da una pittura a tempera a bande verticali. Quelle della parete inferiore richiamano i colori delle terre delle Langhe: bordeaux, gradazioni del marrone e creta. La parete superiore, separata da quella inferiore dal bianco, presenta tonalità più chiare come l’azzurro, ocra, sabbia, arancio. Esse creano un giusto collegamento con la decorazione ottocentesca del tetto a volta.
Per le Langhe (ex Oratorio di San Michele)
Questa è l’ultima opera di David Tremlett, realizzata nel Comune di Serravalle Langhe per volere del primo cittadino. Essa si trova presso l’ex Oratorio al centro del paese. Il contributo dell’artista ha favorito un ulteriore connubio tra arte antica, moderna e natura, in quanto la struttura presenta degli affreschi tardo-gotici. Ad essi, Tremlett accosta il murale a bande orizzontali sui toni del marrone, azzurro e verde, interrotti nella parte centrale da un insieme di figure geometriche color sabbia che si sviluppano verso l’alto. L’oratorio può anche essere visitato attraverso Internet.
L’arte moderna immersa nella natura: le basi per una rivalutazione del territorio
Le chiese più colorate d’Italia, opere di design “nascoste” nel panorama piemontese sono diventate dei veri e propri itinerari turistici. Ma fanno parte di un progetto ben più ampio voluto dall’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero, che prevede la creazione di itinerari volti alla valorizzazione non solo del patrimonio artistico, ma anche paesaggistico, enogastronomico e culturale.
Silvia Zingale