Arte rupestre in Amazzonia, una scoperta straordinaria che risale al periodo preistorico dell’Era Glaciale: ritrovato un enorme massiccio roccioso lungo 8 miglia quasi interamente ricoperto di pitture rupestri risalenti a circa 12.500 anni fa, situato nella zona colombiana della grande foresta pluviale. Il massiccio è già stato ribattezzato “La Cappella Sistina degli Antichi”.
La scoperta, di circa un anno fa, è stata fatta da un team di archeologi colombiani e britannici, guidati dal professore di archeologia all’Università di Exeter (Regno Unito) José Iriarte; è stata mantenuta segreta per permettere le riprese di una serie televisiva trasmessa sulla tv britannica “Channel 4″ dal titolo”Jungle Mystery: Lost Kingdoms of the Amazon”.
Le pitture rupestri
I dipinti sono circa 100.000 e il tratto di roccia di 8 miglia ne è completamente invaso: i disegni sono perfettamente conservati e includono pesci, tartarughe, lucertole e uccelli, oltre a figure umane che ballano e altre che indossano maschere, probabilmente legate a specifici riti. Le figure sono di varie dimensioni, e alcune di esse si trovano così in alto sulla parete rocciosa che i ricercatori hanno dovuto usare i droni per vederli nel dettaglio. La domanda è: in che modo questi popoli preistorici riuscirono a scolpire la roccia a tali altezze?
Il Parco naturale Sierra de Chiribiquete
Il lungo massiccio scolpito si trova in Colombia all’interno del Parco nazionale naturale Sierra de Chiribiquete. Nel Parco, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, erano già stati rinvenuti in passato 75mila dipinti; nonostante Chiribiquete sia una scoperta recente che risale soltanto a 30 anni fa. Un luogo affascinante e misterioso che offre una giungla fatta di altipiani improvvisi e picchi piatti, lunghi anche 12 chilometri, con formazioni rocciose tali da poter ospitare arte rupestre fin dal Paleoindiano.
Il problema dell’accesso
Il nuovo complesso rupestre sorge in un’area ancora poco conosciuta della Foresta Amazzonica, la cosiddetta Serranía de la Lindosa, a sud di San José del Guaviare, in Colombia. Area poco conosciuta perché è sempre stata di difficile accesso a causa del conflitto armato con le FARC, le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (organizzazione guerrigliera comunista che lotta per la redistribuzione delle ricchezze nel Paese). Il governo di Bogotà ha firmato nel 2016 un trattato di pace con le FARC, ma il Paese non è ancora sotto il pieno controllo pur avendo vissuto oltre mezzo secolo di guerra civile.
L’area dove è stato ritrovato questo grande massiccio rupestre era fino a poco tempo fa completamente interdetta, e ancora oggi sono necessarie accurate trattative con i narcos locali, per accedervi in sicurezza.
Marta Fresolone