“C’è più filosofia in un bicchiere di vino che in tutti i libri del mondo”, diceva Hemingway… oh, se potesse godere della fantastica idea che l’azienda Reverse Innovation ha realizzato!
Storie ed emozioni, vino e bontà, tutto compreso! Tutto insieme! Il nome di questa geniale trovata? Librottiglia, come altrimenti?!! Proprio così! Bottiglie di vino a cui sono attaccati dei racconti, delle storie che ne assecondano degnamente le intenzioni: concedere un istante, una serata, una possibilità di svago, di fantasia, di stacco da preoccupazioni e tensioni a chi ne sceglie la compagnia!
Perché il vino sì, aiuta a non pensare a ciò che rattrista o agita o amareggia ma se ad esso si affianca anche la parola, lo stile, la letteratura, tutto acquista più senso. Anche perché bere restando in solitudine, in silenzio, in disparte non è proprio il massimo: un racconto, invece, aiuta a non sentirsi soli, sole ed apre la finestra sul mondo che non è poi così lontano.
Librottiglia! Che idea!
Fino ad ora, le storie scelte dall’azienda (che ha selezionato anche la casa vinicola) sono tre: la favola “La rana nella pancia” di Patrizia Laquidara, la storia d’amore “Ti amo. Dimenticami” di Regina Nadaes Marques e il romanzo giallo “L’omicidio” di Danilo Zanelli… Ma crediamo nel progetto e speriamo nel suo sviluppo! Perché il freddo è arrivato e l’aria gelida richiama il bisogno di fonti di calore: e cosa riscalda di più di un bel bicchiere di buon vino e l’emozione, il brivido, l’ispirazione che concede un romanzo (seppur breve)?!
E se questi sono concessi nello stesso momento, dalla stessa fonte, si prospetta un inverno caldo quanto basta! Quanto basta per fermarsi, per volersi bene e per lasciarsi andare. Personalmente, ho sempre collegato il vino all’arte e alla fantasia: perché il vino è fatto di storia, di lavoro, di dedizione, di autenticità e il suo obiettivo ha a che fare con l’allegria, con la condivisione, con la comunicazione, con la sincerità. Ho sempre collegato il vino alla poesia, alla letteratura: perché il vino, come la parola, è stravaganza, ebbrezza, eleganza, libertà da inibizioni imposte da chissà chi… Ho sempre collegato il vino alla scrittura e alla lettura: perché ogni bottiglia, così come ogni scritto ed ogni lettura, possiede il suo messaggio, il suo mistero, il suo segreto. Pertanto, sostengo l’affiancamento pensato della Reverse Innovation, sostengo i Librottiglia!
Anche perché, dopo aver bevuto, viaggiare attraverso le parole, estasiarsi con le emozioni e rilassarsi con il profumo di pagine scritte, non comporta alcun rischio.
Anzi, un bicchiere di buon vino ed una gradita lettura al giorno… tolgono la tristezza di torno.
Deborah Biasco