Arrival: gli extraterrestri come non li avete mai visti!

Arrival: gli extraterrestri sono nemici o amici?

Arrival, film fantascientifico diretto da Denis Villeneuve, sembra piacere non solo agli appassionati del genere, ma anche agli amanti del cinema “generico”. Infatti, si presenta agli Oscar 2017 con ben otto nomination: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale, miglior montaggio, miglior scenografia, miglior fotografia, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro.

Praticamente, come numero di nomination, si piazza dietro ad altri tre film che hanno fatto la storia della fantascienza come: Incontri ravvicinati del terzo tipo (9 nomination), Guerre Stellari (10 nomination ed un premio speciale) ed E.T. L’Extraterrestre (9 nomination).

Denis Villeneuve sembra essere l’autore principale di questo exploit (non per niente, concorre lui stesso nella categoria Miglior Regia), affermandosi come uno dei registi più interessanti degli ultimi quindici anni. Non sappiamo però, quante siano effettivamente le probabilità che Arrival riesca a portare a casa qualche statuetta dorata: potrebbe rischiare di ricevere solo qualche premio tecnico. Eppure, la trama sembra ben argomentata e originale, nonostante nel campo fantascientifico se ne siano viste ormai di cotte e di crude.

Una linguista (Amy Adams) e uno scienziato (Jeremy Renner) vengono reclutati dall’esercito per decifrare le intenzioni e i messaggi di uno schieramento di astronavi giunte sulla Terra, arrivate da chissà dove. Esse si presentano come dei gusci giganteschi e lisci, che non presentano apparentemente accessi e varchi d’ingresso. Gli extraterrestri giunti sul nostro pianeta sono come mai li avremmo potuti immaginare prima di questo film: creature che riescono a comunicare solo “spruzzando” cerchi di inchiostro dalle estremità dei loro tentacoli.

Ed è qui che viene il bello: dato che il loro linguaggio non è affatto esplicativo e comprensibile agli umani, i due esperti avranno l’arduo compito di decifrare questi segnali e comprendere se gli alieni sono venuti in pace o sono pronti a dichiarare guerra al genere umano.

 

Arrival è un film davvero coinvolgente, capace di far nascere nello spettatore molte domande a cui non abbiamo ancora risposta: se un giorno dovesse succedere davvero una cosa del genere, l’essere umano sarebbe pronto ad affrontare una nuova civiltà venuta dagli abissi dell’Universo? Saremmo in grado di esprimerci e farci capire, così come comprendere una lingua totalmente sconosciuta e diversa dalla nostra?

Arrival non è solamente un viaggio attraverso la fantasia e il cosmo, ma anche nel nostro inconscio: la potente colonna sonora e la bellissima scenografia, realistica e originale, ci aiuta a farci perdere nei meandri di questo percorso costellato di insidie e perplessità. Non è sicuramente un film “facile”, ma anche i non appassionati del genere potranno trovare degli elementi nuovi e caratteristici, cosa che rendono Arrival uno dei migliori film di fantascienza della storia.

 

Antonio “Parzival” Venezia

 

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