La biancheria intima non deve essere un problema per nessuno. Arriva Noyb Wear, la prima startup italiana che ha trovato una soluzione a tutte le persone trans, queer e non solo.
Tutti noi cerchiamo di indossare quotidianamente vestiti che ci stanno bene o che comunque non ci creano grande disagio. Sentirsi bene con il proprio corpo è sicuramente il primo passo verso la serenità. Provare benessere nei propri panni non è sempre così scontato per tutti, infatti, arriva Noyb Wear, ossia la prima startup italiana di biancheria intima che ha trovato il giusto equilibrio.
Svegliarsi ogni mattina non sapendo quale biancheria intima indossare è alquanto frustrante, ma trovare una soluzione adatta a tutte le persone trans, queer, non binarie e gender non-conforming è un grande passo avanti.
Finalmente arriva Noyb Wear: com’è nata questa idea?
Questo progetto imprenditoriale è stato realizzato da Valentina Della Gatta, insieme all’amica Valentina Sessa. Inoltre, Zoey, la moglie trans di Valentina Della Gatta, ha raccontato la frustrazione che provava ogni mattina mentre si vestiva. Da una parte, la biancheria da donna non aveva una funzione contenitiva, dall’altra, la biancheria intima da uomo creava a Zoey disforia di genere. Quest’ultima è conosciuta anche come incongruenza di genere, ossia un malessere percepito da un individuo che fa estrema fatica a riconoscersi nel proprio sesso fenotipico di nascita.
Così, Valentina Della Gatta ha pensato di trovare una soluzione che potesse adattarsi a tutti. È così che arriva Noyb Wear, al fine di realizzare della biancheria intima comoda, funzionale e soprattutto inclusiva. Per molti questa situazione è stata una vera e propria svolta, poiché esistono oltre 7 milioni di persone trans, queer e gender non-conforming che non possono accedere a una biancheria intima adatta a loro. Quella disponibile sul mercato non fa altro che aumentare la disforia di genere. Inizialmente, per ovviare questo problema, in molti si sono affidati agli acquisti online da rivenditori esteri, affrontando anche i costi di spedizione elevati così come le tasse di importazione.
I prodotti di Noyb Wear
I prodotti scelti da Noyb Wear sono: binder per l’appiattimento del petto, slip da tucking per l’appiattimento del pube e boxer mestruali da packing per la simulazione di pene e testicoli.
Per esempio, gli slip da tucking sono costituiti da una parte frontale composta da due pannelli compressivi in tessuto traspirante. Il retro è invece liscio ed elasticizzato, mentre l’elastico in vita è quasi invisibile sotto ai vestiti. L’obiettivo di questi slip è di nascondere il pene e i testicoli.
Il binder racerback è stato realizzato al fine di facilitare il movimento in fase di respirazione passiva e attiva. Il tessuto è ottimale, infatti, l’interno anteriore è in 100% cotone, mentre lo strato esterno anteriore è elasticizzato. Il suo obiettivo è garantire un giusto appiattimento del petto.
Infine, il boxer mestruale da packing è stato realizzato al fine di utilizzare prodotti mestruali. Sul davanti è presente una tasca per inserire una conchiglia di spugna, mentre all’interno si può posizionare l’assorbente invisibile all’esterno. Il concetto di packer fa riferimento alla protesi usata per creare la forma del pene e dei testicoli.
Maggiore inclusività nella biancheria intima: così arriva Noyb Wear
Questo progetto imprenditoriale è nato quindi dall’amore tra Valentina Della Gatta e sua moglie Zoey, donna trans alla ricerca delle mutande perfette. Questa startup italiana si è posta come principale obiettivo quello di aiutare la comunità LGBTQ+. L’obiettivo del progetto imprenditoriale Noyb Wear è quello di essere a tutti gli effetti funzionale. Ma cosa significa funzionale? Deve svolgere ovviamente la funzione per cui è stato realizzato. Quindi, se deve comprimere, lo fa bene o se deve creare volume, quest’ultimo deve essere realistico. Altrettanto importante è spiegare l’acronimo Noyb, che sta per None Of Your Business, ossia “non sono fatti tuoi”. Una risposta abbastanza diretta a chi pone una domanda del tutto scomoda come “Che hai lì sotto?”.
Online è possibile trovare il crowdfunding di raccolta fondi. Al fine di mettere in produzione i primi 5000 capi, Noyb Wear ha bisogno di raggiungere 45.000 euro. Un grandissimo traguardo che permetterà di rendere disponibile anche online il suo e-commerce.
Una realtà che è nata grazie anche all’entusiasmo di chi è entrato a far parte del team, ed è esattamente così che arriva Noyb Wear in Italia. Ricerca, studio, collaborazioni con esperti hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto imprenditoriale. Finalmente, una biancheria comoda, bella, funzionale ma anche inclusiva.