Internet sta trasformato le nostre vite e soprattutto il mondo del lavoro. La rivoluzione della robotica inizia: arriva l’avvocato robot. Non si parla di un futuro remoto. Sta succedendo qui e adesso. Un progetto che potrebbe cambiare il concetto di “Giustizia” e di difesa dei diritti dei cittadini. Tempi duri per gli avvocati ed i loro tempi biblici.
L’ultima notizia è che l’Europa sta sperimentando l’entrata in scena di Rocket Lawyer, società americana specializzata nella consulenza legale informatizzata e a basso costo. In Spagna e Francia lo sbarco è già avvenuto, l’Italia seguirà a breve.
Una consulenza Rocket Lawyer, letteralmente “L’avvocato che va come un razzo”, costa solo 40 dollari o una ventina di dollari al mese per chi vuole abbonarsi e avere un responso più veloce e immediato. Grazie a queste piccole, ma costanti entrate, ha già raggiunto un fatturato annuo di 20 milioni di euro.
È sufficiente iscriversi, fornire i propri dati e le informazioni relative alla questione giuridica che interessa, e il sistema prima classifica (con un rating da 1 a 100) il proprio “legal health score”, lo stato di “salute legale” vale a dire il tasso di difficoltà del problema di cui si chiede la soluzione e poi fornisce, se può, una risposta precisa, non un semplice parere.
Ovvio che non ci sarà mai un robot in grado di sostituire in toto un avvocato e risolvere i problemi più complessi. Ma è indubbio che la piattaforma, sono oltre 7 milioni i cittadini americani serviti ogni anno, o qualche altra applicazione oggi ancora allo studio, fra poco potranno spazzare via gran parte dei professionisti di fascia bassa.
Scommettiamo che il nostro avvocato del futuro sia un robot?