Arresti domiciliari per i genitori di Matteo Renzi, accusati di bancarotta fraudolenta

Tiziano Renzi, Laura Bovoli e una terza persona sono stati accusati di aver causato il fallimento di ben tre cooperative, la reazione di Matteo Renzi: “Provvedimento assurdo”.

Stando a quanto emerso dal processo, i genitori di Matteo Renzi prima di provocare il fallimento delle cooperative avrebbero provveduto a svuotarne le casse, ricavando in questo modo svariati milioni di euro. Tra gli indagati figura anche Roberto Bargilli, l’autista  del camper dell’ex Premier durante le Primarie del Partito Democratico del 2012.

L’avvocato difensore della coppia ha commentato a caldo la decisione dei giudici: “Non ho mai visto una cosa del genere. Trovo assurdo che due persone vicino ai 70 anni siano state poste ai domiciliari per reati commessi al più tardi nel 2012”. Ha poi riferito che i coniugi Renzi hanno reagito alla notifica degli arresti da parte dei militari con sgomento e prostrazione.

Le accuse

I coniugi Renzi sono stati nel corso della loro vita amministratori di tre diverse società, due delle quali dichiarate fallite. Le ipotesi di reato che gli sono state contestate riguardano principalmente due diverse vicende. Da una parte l’emissione di fatture per operazioni inesistenti all’interno di una delle cooperative, illecito perpetrato tra il 2013 e il 2018. Dall’altra parte l’ipotesi di bancarotta fraudolenta commessa per le altre due società nel periodo di tempo tra il 2010 e il 2013.



Nell’autunno 2018 furono esaminati dei documenti acquisiti presso la “Eventi 6”, una delle società di famiglia già finita sotto inchiesta in passato. Quanto emerso aveva permesso di inserire nel mirino dell’indagine altre tre cooperative: “Marmodiv”, ”Europe Service SRL” e “Delivery”. Le prime due furono perquisite nei mesi scorsi e grazie al materiale sequestrato si è potuta corroborare l’ipotesi accusatoria che ha poi convinto i magistrati a chiedere l’arresto dei coniugi Renzi.

A disporre della misura dei domiciliari nei confronti di Tiziano Renzi e di sua Moglie Laura Bovili è stata il gip Angela Fantecchi. A motivazione della sua scelta ha asserito che esiste il concreto rischio di altri reati.  Secondo il giudice i reati contestati alla coppia non sono occasionali e si inseriscono in un programma criminoso che va avanti da lungo tempo.

La reazione dell’Ex Premier

La scelta del gip Fantecchi è stata da subito contestata dall’ex Premier Matteo Renzi, che ha immediatamente annullato i suoi impegni. A chi pensa che questa disposizione lo fermerà dal tornare in campo ha così risposto: “Stanno sbagliando persona. Non ho mai avuto così tanta voglia di combattere per un Paese diverso e per una giustizia giusta.

Chiarisce poi l’ex Premier che non permetterà che i suoi genitori subiscano un processo nelle piazze e via web, i coniugi Renzi si difenderanno in aula al pari degli altri cittadini. Matteo Renzi ha poi dichiarato di sentirsi responsabile per la macchina del fango che ha colpito i suoi genitori : “Se non avessi cercato di cambiare questo Paese, i miei oggi sarebbero tranquillamente in pensione”.



Non perde poi l’occasione di lanciare una frecciatina ai sui rivali politici: “Casualmente questo arresto è avvenuto proprio oggi”. Riferendosi all’altro chiacchierato evento avvenuto il 18 febbraio: il M5S ha chiamato i suoi elettori a esprimere la loro preferenza sul caso Diciotti e sul provvedere o meno al processo di Matteo Salvini.

Il primo a commentare la notizia dell’arresto dei genitori dell’ex Premier è stato Silvio Berlusconi, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica. Il Cavaliere ritiene che “Questa dolorosa vicenda non sarebbe accaduta se la sinistra avesse accettato la nostra riforma della giustizia”. Parlando poi di Matteo Renzi ha aggiunto: “Credo che umanamente sia molto provato e che pensi che se lui non avesse fatto politica questo non sarebbe mai accaduto”.

 

Emanuela Ceccarelli

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