Prometteva ai suoi clienti di liberarli dal malocchio ricorrendo anche ad esorcismi. O di farli parlare con i propri defunti. Carpiva la loro fiducia e si faceva inviare ingenti somme di denaro. In questo modo Renzo Martini, 70 anni, meglio noto come Mago Candido, avrebbe truffato centinaia di persone.
Oggi però la Guardia di Finanza di Lodi lo ha arrestato, insieme a moglie e figlia. I tre sono stati posti agli arresti domiciliari.
SEQUESTRATI 3,6 MILIONI DI EURO
Mago Candido e i suoi familiari sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e al reimpiego di denaro di provenienza illecita. Dalle indagini emerge che sarebbero almeno 450 le vittime delle quali si è approfittato dal 2014 ad oggi. Un’attività lucrosa, che gli ha fruttato 3 milioni e 600 mila euro. Un patrimonio, composto da soldi liquidi, ma anche case e automobili di lusso, che gli è stato sequestrato su richiesta della procura di Lodi.
LE VITTIME
Le truffe venivano compiute principalmente nei confronti di persone anziane e fragili, che lo contattavano da ogni parte d’Italia, sia durante le sue trasmissioni televisive che attraverso i social network. Sfruttandone la loro condizione di debolezza psicologica, Mago Candido le convinceva che loro, o i relativi familiari, fossero in grave pericolo, e che solo il suo aiuto avrebbe potuto allontanare le minacce. Le vittime così gli mandavano il denaro, di solito attraverso ricariche su una carta Postepay. Il sedicente mago così ha incassato cifre consistenti, in un caso addirittura 350 mila euro da una donna di Rimini rimasta vedova.
IL PRECEDENTE
Non è la prima volta che Mago Candido finisce intrappolato nelle maglie della giustizia. Aveva infatti già subito un processo per truffa aggravata, chiuso nel 2019 con l’annullamento della condanna per sopravvenuta prescrizione. Nell’occasione si era fatto consegnare da una donna oltre 19 mila euro, per evitare che l’uomo da lei amato morisse in un incidente stradale.
ALTRI DUE INDAGATI
Incrociando i movimenti bancari, la Guardia di Finanza ha individuato altre due persone indagate nella vicenda. Si tratta di un commercialista e di un politico locale, che avrebbero reinvestito i proventi dell’attività truffaldina del mago per acquistare auto e appartamenti.
DINO CARDARELLI