È stato arrestato Ismail Mashal, professore universitario che protestava contro il regime in Afghanistan. Come segno di resistenza aveva strappato i propri titoli accademici in diretta tv.
Le forze di polizia del regime talebano hanno arrestato Ismail Mashal, professore universitario, giovedì 2 febbraio. Un suo assistente, Farid Ahmad Fazli, ha denunciato il fatto alla stampa internazionale, affermando che il professor Mashal è stato picchiato e ingiustamente preso in custodia. La conferma dell’arresto (avvenuto “per motivi di investigazione”) è arrivata poco dopo sul profilo Twitter di un funzionario del regime, Abdul Haq Hammad.
Dopo la presa di potere da parte dei Talebani, Ismail Mashal è diventato un attivista per il diritto all’educazione per le donne. Mashal era diventato virale a dicembre per aver strappato, in diretta televisiva, i propri titoli accademici. Un gesto di solidarietà per le donne del Paese, un affronto diretto nei confronti del regime. Nei giorni precedenti all’arresto, il professore girava per Kabul con un carretto a forma di albero e distribuiva libri alla gente. Ora, tra le mani del fondamentalismo più radicale, rischia di pagare con la vita la sua scelta di libertà.
Chi è Ismail Mashal
Ismail Mashal ha 37 anni, è un professore di giornalismo e, prima che a dicembre i Talebani vietassero lo studio universitario alle donne, dirigeva un’università privata dove 450 studentesse avevano la possibilità di studiare giornalismo, economia, ingegneria o informatica. Insegnamenti scomodi per la propaganda islamica del regime. Dopo il divieto, Mashal ha deciso di chiudere il suo istituto: se le donne non possono studiare, non lo può fare nessuno. Questa la sua decisione.
Mashal si sentiva inerme davanti alle violenze del regime. Di fronte al conservatorismo dei capi religiosi non aveva modo di difendere il diritto all’istruzione delle sue studentesse. I suoi certificati accademici gli risultavano dunque inutili. Per questo motivo li aveva strappati in diretta televisiva, sul canale privato localeTOLOnews. Aveva compiuto quel gesto d’istinto, con la voce rotta e le lacrime agli occhi per l’angoscia e per la paura. Il video era diventato subito virale.
Se mia sorella e mia madre non possono studiare, allora io non accetto questa educazione.
I Talebani hanno arrestato il professor Mashal mentre distribuiva libri per le strade di Kabul. Accusato di aver “creato il caos” per aver radunato intorno a sé alcuni giornalisti, Mashal è stato picchiato dalle forze di sicurezza dell’Emirato Islamico, secondo alcuni testimoni. Le persone a lui vicine non sanno dove sia detenuto.
La situazione delle donne in Afghanistan
La stretta del fondamentalismo religioso sulle libertà fondamentali si fa sempre più opprimente, soprattutto nei confronti del genere femminile.
Nel 2022 a marzo le scuole secondarie non erano state riaperte per le donne, nonostante le promesse. A maggio i Talebani avevano imposto l’utilizzo del burqa. A settembre era stato dismesso il Ministero per gli Affari delle donne e molte di loro avevano perso i propri incarichi di governo. A novembre, infine, alle donne era stato vietato l’uso degli spazi pubblici di ricreazione, come parchi, palestre o piscine, sancendo di fatto il loro allontanamento dalla vita pubblica.
Per questi motivi, le parole e le azioni del professor Mashal, preziose e d’impatto proprio perché rare, devono rimanere integre, nonostante i tentativi del regime talebano di eliminarle con la violenza.
L’unico potere che ho è la mia penna, anche se mi uccideranno, anche se mi faranno a pezzi, non resterò in silenzio ora.
Luca Oggionni