Un’inquietante storia ci giunge dal Canada, per l’esattezza da Toronto, dove un giardiniere di 66 anni, Bruce McArthur è stato arrestato nelle scorse settimane, con l’accusa di aver ucciso due omosessuali, nella fattispecie Andrew Kinsman di 49 anni e Selim Esen 44 anni.
Le successive indagini però, hanno delineato un quadro ancor più drammatico e ad oggi il numero delle vittime del serial killer è salito a cinque (Majeed Kayhan, 58 anni, scomparso nel 2012; Soroush Marmudi, 50 anni, di cui non si hanno notizie dal 2015; Dean Lisowick, 40enne, un uomo senzatetto sparito tra maggio 2016 e luglio 2017). Ma non è finita qui. Infatti la polizia teme che ci possano essere altre persone scomparse e per questo ha messo a setaccio diverse proprietà in cui l’uomo aveva lavorato.
Da ciò che è emerso in questa prima fase di investigazione, McArthur adescava gli uomini tramite un app per incontri gay, dove si presentava con i nickname “SilverDaddies” e “Bear411”. Cercava di essere rassicurante e romantico in chat, per poi non avere pietà durante l’appuntamento: corpi frantumati a pezzi e messi nelle fioriere o di casa sua o di altre residenze in cui ha prestato servizio come giardiniere.
Una vicenda che ha scosso l’intero Canada e tutto il Nord America e a tal proposito, ecco le dichiarazioni del sergente Hank Idsinga: “A Toronto non era mai successo niente del genere. È una tragedia che va oltre la comunità gay: riguarda tutti. Siamo convinti che ci siano ancora resti in alcune delle proprietà in cui stiamo scavando e ci sono almeno altri due posti che vogliamo controllare”.
Purtroppo questo è ciò che accade quando vengono meno le logiche umane. Non è concepibile, che nel 2018 avvengano ancora crimini di questo genere. L’auspicio è che il tutto possa concludersi con una condanna esemplare durante il processo del prossimo 14 febbraio.
Nel frattempo però si continua il setaccio delle fioriere, anche se il rigido clima canadese non aiuta affatto a svolgere il lavoro di ricerca.
Antonio Pilato