Il branco che ha stuprato una polacca e una trans peruviana a Rimini è stata fermato. Tutti i quattro i membri sono stati arrestati. L’ultimo arresto è avvenuto la notte scorsa, mentre l’uomo, considerato il capo branco, cercava di fuggire su un treno, forse diretto in Francia. Guerlin Butungu, congolese, è stato catturato nella stazione di Rimini da due agenti della Sco e della squadra Mobile. L’uomo ha 20 anni ed è l’unico maggiorenne del gruppo ed è un richiedente asilo residente a Vallefoglia, in Italia dal 2015.
I primi arresti per il doppio stupro di Rimini
I primi due arresti sono scattati ieri pomeriggio, quando due giovani marocchini di 15 e 16 anni, si sono costituiti alle forze dell’ordine, confessando il doppio stupro di Rimini. Ricercati da una settimana, si sono sentiti in trappola dopo che la peruviana e il polacco li hanno riconosciuti nelle immagini di videosorveglianza, che sono state diffuse dalla polizia. I due fratelli hanno fornito indicazioni sugli altri membri del gruppo. Dopo poche ore gli agenti della Sco hanno bloccato il terzo complice, un nigeriano, anche lui minorenne.
Il padre di due degli stupratori
Dopo la diffusione delle immagini che ritraevano il branco, Mohammed ha riconosciuto i suoi due figli. A “Il Resto del Carlino” ha raccontato:” Gli ho detto di andare subito dai carabinieri. Non voglio che i miei figli facciano queste str…, può capitare che uno rubi un telefonino, ma non che uno violenta una donna. Se hanno fatto una cosa del genere, devono pagare“. Secondo quanto hanno raccontato al padre, un paio di mesi fa il loro amico nigeriano ha fatto conoscere loro il congolese e hanno cominciato a frequentarsi. Nella notte tra il 25 e il 26 agosto il ventenne avrebbe costretto i due fratelli ad andare a Rimini. Qui ha promesso loro soldi se rubavano cellulari e li ha fatti ubriacare. Il congolese avrebbe poi cominciato a picchiare la giovane polacca, mentre il diciassettenne marocchino avrebbe provato a dirgli di smetterla.
La condanna del padre
Il padre ha spiegato che il figlio minore ha dei problemi, per cui è invalido all’80% ed è seguito da un’educatrice. Per questo crede che il congolese gli abbia fatto il lavaggio del cervello. Anche la peruviana ha raccontato alla polizia che Guerlin Butungu aveva un atteggiamento autoritario e intimidatorio nei confronti dei tre minorenni. Quanto commesso dai suoi figli è grave, e per questo dovranno pagare e devono anche capire che:
Che sono stati fortunati. Io lo so come funziona il giro. Gli errori li ho fatti anch’io. Mi sono ubriacato, ho rubato, ho fatto risse. Quindi, primo, con la transessuale hanno rischiato, perché potevano essere rintracciati dal protettore. Ma poi hanno rischiato anche per la violenza alla donna polacca. Perché, lo dico chiaro, se qualcuno violenta una delle mie donne, mia moglie o mia madre o mia figlia, io lo ammazzo.
Camilla Gaggero