Nuovamente arrestata Nasrin Sotoudeh, avvocata per i diritti umani. Questa volta l’arresto è avvenuto durante i funerali di Armita Gervand, la sedicenne brutalmente picchiata a morte dagli agenti della “polizia morale”.
È stata arrestata Nasrin Sotoudeh, l’avvocata e attivista già in stato di detenzione al momento dei fatti. La donna si trovava fuori dal carcere grazie a un permesso medico e si era recata ai funerali di Armita Gerevand.
Armita Gerevand è la sedicenne protagonista di un recente e tragico fatto di cronaca. La ragazza si trovava nella metropolitana di Theran quando gli agenti della “polizia morale” l’hanno brutalmente picchiata a morte perché aveva deciso di non indossare il velo. Si tratta di una scelta che va contro il governo iraniano, motivo per cui i funerali della giovane sono stati fortemente censurati.
È probabile che le forze dell’ordine iraniane abbiano giudicato la presenza di Nasrin Sotoudeh ai funerali di Armita Gerevand come l’ennesimo affronto all’autorità. La donna, infatti, come già anticipato, non portava il velo. Per questo le forze dell’ordine iraniane hanno arrestato lei insieme ad altre donne, colpevoli dello stesso crimine.
Per l’avvocata e attivista non si tratta della prima volta che le forze dell’ordine iraniane la prendono in custodia. Nasrin Sotoudeh ha già subito ripetuti arresti in passato. Come, ad esempio, la condanna a 12 anni di detenzione dopo che la stessa aveva difeso in tribunale due donne per non aver portato il velo. L’accusa, risalente al 2018 sarebbe stata quella di incitamento alla corruzione.
Nasrin Sotoudeh è un’attivista molto conosciuta che è stata protagonista anche di una campagna di Amnesty International. Pochi giorni prima dell’ultimo arresto aveva ricevuto il premio “Civil Courage Prize” a New York. Tuttavia, Nasrin non può lasciare l’Iran, motivo per cui la studiosa del Wilson Center, Haleh Esfandiari, aveva ritirato il premio a suo nome. In occasione della premiazione, Sotoudeh aveva comunque fatto sentire la sua voce rilasciando un video in cui dedicava il premio al movimento “Donna, vita, libertà”.
Attualmente il marito di Nasrin Sotoudeh si batte per la moglie denunciando sui social la persecuzione che la donna continua a subire da anni. È stato lui a informare i followers di Nasrin del suo arresto e di quello delle altre donne che si trovavano al funerale.
Purtroppo, l’unica cosa nota è che il governo iraniano utilizza punizioni quali tortura psicologica e percosse per coloro che violano la legge. Nasrin Sotoudeh ha sessant’anni ma è una donna estremamente forte che ha già vissuto il carcere e ciò che al suo interno avviene ai prigionieri. È un esempio di coraggio che sicuramente ispira altre donne a lottare contro un governo che le vuole reprimere.