Le armi nucleari diventano illegali, ma l’Italia non firma. Intervista a Daniele Santi di Senzatomica

Armi nucleari

Daniele Santi, © Frode Ersfjord, ICAN

A 75 anni dal disastro di Hiroshima e Nagasaki, le armi nucleari diventano illegali. È la prima volta nella storia

Test Nucleare

A stabilirlo è il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari approvato dall’ONU, che entrerà in vigore il 22 gennaio 2021 e che ha finalmente raggiunto le 50 firme. Purtroppo, fra i 50 paesi non compare l’Italia.

Dal 1975 l’Italia ha aderito al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, il quale si basa su tre principi: disarmo, non proliferazione e uso pacifico del nucleare. Tuttavia, nel nostro Paese sono presenti 50 testate nucleari statunitensi.

L’Italia da Costituzioneripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Per questo motivo non produce né possiede armi nucleari, ma partecipa al programma di condivisione nucleare della NATO. Ciò significa mettere a disposizione il territorio per l’esecuzione dei piani e delle politiche della NATO sia in situazioni di pace che di guerra.

Su questo fronte lotta Senzatomica, campagna partner italiana di ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons). Senzatomica è uno dei più diffusi movimenti italiani su base popolare per l’abolizione delle armi nucleari, attivo nella sensibilizzazione in Italia dell’imperativo morale ed etico del disarmo nucleare.

Daniele Santi, presidente del comitato Senzatomica, ci spiega la posizione italiana rispetto alla corsa al bando delle armi nucleari:

© Senzatomica

Che cos’è Senzatomica?

“È una campagna promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai per volere del filosofo e attivista giapponese Daisaku Ikeda.  È diretta alle persone comuni affinché rifiutino il paradosso della sicurezza fondata sulle armi nucleari e rivendichino il diritto a un mondo libero da armi. Lo scopo era la creazione di un movimento di opinione per la ratifica da parte di tutti gli Stati del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari.

Questo giorno è finalmente arrivato e per adesso hanno firmato 50 Paesi. Ciò basta a farlo entrare in vigore.”

Sembra una grande vittoria. Cosa cambierà ora?

“Il trattato rende illegale nei 50 paesi che hanno firmato, l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, il trasferimento, la ricezione, la minaccia di usare, lo stazionamento, l’installazione o il dispiegamento di armi nucleari. Tutto questo rafforza la posizione a livello internazionale contro queste armi di distruzione di massa.”

Per l’Italia e gli altri paesi che non hanno aderito, il trattato non vale?

È tremendo, ma è così. Per l’Italia e per i paesi che non hanno firmato, il trattato resta carta straccia. Tuttavia, la storia ci insegna che l’entrata in vigore di questi trattati internazionali cambia il modo di percepire la minaccia, spinge l’opinione pubblica a fare pressione sull’adozione del cambiamento e crea una breccia che, siamo sicuri, porterà l’Italia e gli altri paesi NATO a scegliere la parte giusta della storia in cui stare.”

Perché l’opinione pubblica non percepisce le armi nucleari come una vera minaccia?

“Perché il problema è così grande che ci fa sentire impotenti. Nessuno si sveglia pensando che nel mondo ci siano migliaia di testate nucleari e che anche solo un’esplosione sarebbe capace di sterminare la popolazione mondiale, compromettere i raccolti e produrre un danno ambientale talmente grave da impedire all’umanità di continuare a vivere. Eppure è così. Ogni giorno veniamo informati sulla fame nel mondo, la povertà, le carestie, la pandemia da Covid-19, e percepiamo la gravità di ciò che succede, ma tutte queste minacce, per quanto grandi, non hanno il potere assoluto di vita o di morte dell’intera popolazione ed ecosistema planetario. La bomba atomica, sì.

 

Secondo te, qual è il modo corretto per informare la gente comune circa l’urgenza di arrivare al disarmo nucleare?

“La peculiarità di Senzatomica è quella di utilizzare un approccio unico al problema: quello di eliminare il vero nemico, ossia il modo di pensare che giustifica l’uso delle armi nucleari: considerare accettabile l’annientamento totale di altri esseri umani.

Per farlo è essenziale sensibilizzare e raggiungere un gran numero di persone e organizzazioni. Il nostro mezzo è la mostra Senzatomica, attualmente ferma per il Covid-19, ma fino ad ora ospitata in 80 città diverse in Italia e visitata da più di 360.000 persone, di cui un terzo sono giovani e studenti.

Questo approccio educativo serve per ribadire alcuni punti, come il diritto alla vita di tutti i popoli. È necessario passare dagli investimenti sulla sicurezza basata sulle armi, alla sicurezza basata sul soddisfacimento dei bisogni fondamentali degli esseri umani.  Occore passare da una cultura della paura a una cultura della fiducia reciproca.

Informare i cittadini affinché raggiungano una consapevolezza è  il nostro contributo principale e il nostro obiettivo costante.”

 

Nicol Zacco

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