Armani, Gucci e Cucinelli scendono in campo contro il Covid.
Nell’immaginario collettivo la moda è un mondo dorato e luccicante, molto lontano dalla quotidianità. A volte però questa idea non corrisponde alla realtà. È il caso, ad esempio, di Armani, Gucci e Cucinelli, che si battono attivamente per sconfiggere il Coronavirus.
La pandemia ci ha messo di fronte a sfide inaspettate. Sin da subito abbiamo messo le persone al centro e avviato iniziative per tutelare la comunità in cui operiamo: i nostri dipendenti, i fornitori e offerto supporto al personale sanitario e alle comunità più vulnerabili. Con l’accelerare della campagna vaccinale, cresce il nostro impegno per il Paese dove Gucci è nata: l’Italia. Metteremo con orgoglio le nostre sedi a disposizione della campagna vaccinale
Così ha detto Marco Bizzarri, CEO e presidente di Gucci, a Forbes. Due le campagne di raccolta fondi sostenute già nel 2020. Una a favore del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e l’altra per il Covid-19 Solidarity Response Fund della Fondazione delle Nazioni Unite a sostegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. In queste occasioni l’azienda di moda ha messo a disposizione ben 2 milioni di euro.
Per aiutare le piccole e medie imprese della propria filiera, l’azienda ha inoltre creato un programma apposito in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Come se non bastasse, a dicembre Gucci ha elargito una donazione a favore di Unicef Usa di 500.000 dollari. L’obiettivo è quello di contribuire a distribuire il vaccino anti Covid in maniera più equa nelle zone più difficili del Pianeta.
Intanto Brunello Cucinelli ha allestito, nel suo Parco della Bellezza di Solomeo, un punto vaccinale. In questo caso si punta a raggiungere le 1200 dosi settimanali.
Tra i tre Armani non è certo da meno. Dopo le donazioni di oltre un milione di euro a favore degli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele, Istituto dei Tumori di Milano, Spallanzani di Roma e della Protezione Civile, anche in questo caso è partito il sostegno alla campagna vaccinale. Anche l’Armani Teatro, infatti, diventerà un punto per l’inoculazione dei vaccini. In una nota diffusa dall’azienda si legge che «questa iniziativa è stata fortemente voluta da Giorgio Armani in un’ottica di servizio e vicinanza ai suoi dipendenti in un momento ancora fortemente critico per la salute di tutti». Ricordiamo che l’Armani Teatro è il luogo che da vita alle sfilate del gruppo e che ospitò, nel febbraio dello scorso anno, la prima sfilata a porte chiuse.
Armani, Gucci e Cucinelli sono quindi impegnatissimi a sostegno della comunità contro il Covid, e siamo certi che tanti altri stilisti ne seguiranno l’esempio.
Come ha detto Cucinelli:
Abbiamo accolto con grande emozione le parole con le quali il nostro stimatissimo presidente Mario Draghi ha esortato le attività pubbliche e private a sostenere questo momento di speranza con la realizzazione di centri temporanei per la vaccinazione anti Covid. Come ci ha ricordato lo stesso presidente, prendiamo le decisioni con grande ponderatezza, e mettiamole in pratica con altrettanta rapidità.
Mariarosaria Clemente