Cos’è l’apnea notturna?
L’apnea notturna è una condizione comune in diverse aree del mondo. Può verificarsi quando le vie aeree superiori si bloccano ripetutamente durante il sonno, riducendo o arrestando completamente il flusso d’aria. Questo è noto come apnea ostruttiva del sonno. Se il cervello non invia i segnali necessari per respirare, la condizione può essere chiamata apnea centrale del sonno.
Gli operatori sanitari utilizzano studi sul sonno per diagnosticare l’apnea del sonno. Registrano il numero di episodi di respirazione lenta o interrotta e il numero di eventi di apnea centrale del sonno rilevati in un’ora. Determinano anche se i livelli di ossigeno nel sangue sono più bassi durante questi eventi.
I dispositivi respiratori come le macchine a pressione positiva continua (CPAP) e i cambiamenti dello stile di vita sono trattamenti comuni per l’apnea del sonno. L’apnea notturna non diagnosticata o non trattata può portare a gravi complicazioni come infarto, glaucoma, diabete, cancro e disturbi cognitivi e comportamentali.
Apnea notturna ad inizio gravidanza
La apnea notturna all’inizio della gravidanza è associata a insulino-resistenza o difficoltà a eliminare il glucosio dal sangue. Questo ha suggerito un piccolo studio finanziato dal National Institutes of Health. I risultati rafforzano il legame tra respirazione disordinata del sonno, che include pause o rallentamento della respirazione durante il sonno, e diabete gestazionale. Suggeriscono inoltre che lo screening delle donne in gravidanza, in particolare quelle con sovrappeso o obesità, per la respirazione disordinata del sonno potrebbe identificare coloro che potrebbero beneficiare di interventi precoci per ridurre il rischio di diabete.
Numeri dello studio
Lo studio ha monitorato il sonno di 221 donne incinte con sovrappeso o obesità dall’11a alla 15a settimana delle loro gravidanze. Inoltre, ha misurato la loro insulino-resistenza. Più frequentemente hanno sperimentato la respirazione disordinata del sonno. Inoltre, più spesso i loro livelli di ossigeno nel sangue erano diminuiti durante il sonno, più era probabile che avessero insulino-resistenza e livelli elevati di zucchero nel sangue a digiuno. Questo rischio persisteva dopo che i ricercatori hanno considerato l’età dei partecipanti, l’indice di massa corporea e altri fattori.
Lo studio è stato condotto dalla dottoressa Laura Sanapo del Women’s Medicine Collaborative e Brown University Providence, Rhode Island. Con lei, altri colleghi hanno condotto lo studio. Esso che appare in Sleep. Lo studio è stato finanziato dal NIH Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (NICHD), dal National Heart, Lung and Blood Institute. Infine, dal National Institute of General Medical Sciences.
Agostino Fernicola