Gli anticorpi per il virus zika favoriscono la dengue: vaccino in pericolo?

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Lo scorso dicembre scrivemmo che c’erano buone notizie sul fronte vaccino per il virus Zika, ora però purtroppo arrivano preoccupanti notizie dall’Università della California –  Berkeley che oltre a rendere più fosco il quadro clinico di lungo termine per i contagiati rischiano di allontanare, persino definitivamente, lo sviluppo di un vaccino sicuro.
La ricerca guidata dal ricercatore postdottorando Leah Katzelnick e pubblicata su Science ha scoperto che aver contratto il virus zika espone a una maggiore probabilità di ammalarsi successivamente di dengue e di farlo in forma grave.
I responsabili sono gli anticorpi per il virus zika non il virus in se, voi direte come è possibile?

Esiste un fenomeno biologico chiamato potenziamento anticorpo-dipendente (antibody-dependent enhancement) in cui anticorpi non neutralizzanti per un certo virus addirittura ne potenziano l’azione favorendone l’ingresso nelle cellule ospiti e talvolta anche la sua replicazione.
Facciamo un passo indietro, il virus zika è comparso solo nel 2014, più recentemente della malattia dengue, la quale è causata da quattro tipi di virus (l’uomo è infettato dalle zanzare, non c’è trasmissione da uomo a uomo), il virus zika e i quattro virus della dengue sono imparentati, così fin dall’inizio gli scienziati si sono chiesti quale tipo di interazione ci potesse essere.



Inizialmente visto che la dengue è precedente si concentrarono su cosa volesse dire aver avuto la dengue per chi contraesse lo zika, ma nel 2019 il team di Katzelnick si trovava in Nicaragua mentre un’epidemia di dengue era in piena espansione, così si chiesero “chissà quanti casi di zika ci sono stati in questa zona negli anni passati” hanno quindi cominciato a selezionare pazienti pediatrici e a recuperare i dati medici.
Prima hanno trovato la maggiore facilità ad infettarsi con la dengue di chi aveva contratto lo zika e poi la maggiore incidenza di forme più severe.
La dengue di solito si manifesta con febbre alta, forti mal di testa e forti dolori muscolari e articolari e guarisce in un paio di settimane (non esistono farmaci, le terapie sono: riposo, farmaci per abbassare la febbre e idratare il paziente) ma in una certa percentuale di casi si possono sviluppare forme emorragiche con esiti più severi a volte addirittura fatali.
Forse non ci sarebbe nemmeno bisogno di spiegare perché questa scoperta è una pessima, davvero pessima, notizia sul fronte vaccino per il virus zika. Ora infettivologi e immunologi si stanno chiedendo: sarà possibile sviluppare un vaccino che stimoli solo alcuni anticorpi efficaci contro il virus zika? Quelli cioè che non favoriscono la dengue. Non si possono certo vaccinare le persone per il zika con qualcosa che aumenti il rischio di contrarre forme severe di dengue.

Roberto Todini

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