Un annuncio di un appartamento a Rimini si è trasformato nell’ennesimo caso di razzismo in rete: la denuncia del consigliere Francesco Borrelli.
“Vendesi attico posto al terzo piano di piccolo condominio, tutto completamente ristrutturato. Si vende a persone del posto e referenziate, non ai napoletani”, queste le parole scioccanti comparse in un annuncio di un noto sito di compra-vendita online e cancellate poco dopo le numerose segnalazioni dei cittadini indignati. A raccontare l’episodio razzista il consigliere dei Verdi Francesco Borrelli, che attraverso un post sulla sua la sua pagina Facebook si è detto pronto a denunciare i responsabili, perché episodi simili non accadano più:
“Chiedo che questo annuncio venga immediatamente censurato dai gestori del sito che, è bene ricordare, hanno l’obbligo di controllare. Al tempo stesso ho segnalato alla Polizia postale questo squallido caso per verificare se ci siano gli estremi per una denuncia per istigazione all’odio razziale.“
https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/posts/1254625741357981
Italiani razzisti? Sembra proprio di sì
Quello dell’annuncio di vendita dell’attico a Rimini, è solo uno degli innumerevoli episodi razziali che, ogni giorno, scatenano la rete e l’indignazione pubblica. In passato non sono mancate denunce da parte di chi, per episodi similari, si è visto sbattere la porta in faccia difronte a un’offerta di lavoro (oppure è stato ricoperto d’insulti come un ragazzo senegalese su Facebook alcuni mesi fa).
E del resto che la piaga razzista dilaghi a piede libero tra gli italiani non è certo segreto: recentemente un sondaggio della Swg ha posto la domanda proprio ai diretti interessati, ottenendo purtroppo risposte favorevoli verso questa tesi. Il consigliere Borrelli, che ha denunciato il grave l’episodio attraverso i suoi canali social, ha concluso:
Bisogna combattere il razzismo sul web con tutti i mezzi e con severità perché non ci possono essere zone franche dove le leggi non sono vigenti e dove ognuno è libero di minacciare, offendere e insultare