Trump blocca l’iniziativa di Biden per un futuro a metà elettrico entro il 2030

Trump Assad Turchia Siria - annullamento del piano elettrico di Biden

Con un gesto deciso che ha segnato un punto di rottura con la politica ambientale della precedente amministrazione, Donald Trump ha recentemente firmato una serie di ordini esecutivi che annullano il piano di Biden per la transizione a una mobilità più sostenibile. Si è ufficialmente proseguito con l’annullamento del piano elettrico che mirava a far sì che il 50% delle auto vendute negli Stati Uniti entro il 2030 fossero veicoli elettrici.

L’annullamento del piano elettrico e la battaglia di Trump contro la concorrenza cinese

Il piano di Biden, introdotto nel 2021, aveva ricevuto un ampio sostegno da parte delle case automobilistiche e dei gruppi ambientalisti. Il governo aveva messo in atto incentivi per favorire la produzione di veicoli elettrici e per ridurre progressivamente le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti.

Tuttavia, il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha portato con sé un cambio radicale di direzione. Con la firma di ben 78 ordini esecutivi, Trump ha dichiarato di voler fermare quello che ha definito un attacco alle industrie americane, in particolare nel settore automobilistico.

L’annullamento del piano elettrico significa che non solo viene revocata l’idea di far crescere significativamente il numero di auto elettriche in circolazione, ma viene anche messo un freno a qualsiasi ulteriore regolamentazione che potesse favorire l’industria delle energie rinnovabili.

La mossa arriva in un momento in cui l’industria automobilistica tradizionale si trova ad affrontare sfide economiche legate alla crescente concorrenza dei veicoli elettrici provenienti da altri paesi, in particolare dalla Cina. Trump ha più volte affermato che non intende permettere che gli Stati Uniti sacrifichino le proprie industrie per inseguire gli ambiziosi obiettivi ambientali di Biden.

Il presidente ha giustificato la decisione dell’annullamento del piano elettrico con l’argomentazione che la priorità deve essere la salvaguardia dei posti di lavoro e della competitività economica.

L’annullamento del piano elettrico è il passo necessario per proteggere i lavoratori americani, secondo Trump, che ha insistito sul fatto che un’imposizione così drastica avrebbe avuto effetti negativi sulle famiglie, causando l’aumento dei costi e riducendo la disponibilità di posti di lavoro legati all’industria automobilistica tradizionale.


Critiche all’annullamento del piano elettrico

La reazione dei critici, tuttavia, è stata immediata e severa. Esperti di politica ambientale e rappresentanti dei gruppi ecologisti hanno denunciato che l’azione di Trump metterà a rischio la qualità dell’aria e accelererà il riscaldamento globale.

Secondo Dan Becker, direttore della campagna per il trasporto sicuro del Center for Biological Diversity, l’annullamento del piano elettrico significa perdere un’opportunità fondamentale per ridurre le emissioni e per posizionare gli Stati Uniti come leader nel mercato globale delle energie rinnovabili.

Inoltre, la decisione di Trump non riguarda solo la fine della spinta verso i veicoli elettrici, ma si inserisce all’interno di una più ampia politica di smantellamento delle normative ambientali introdotte sotto l’amministrazione Biden. Trump ha promesso di annullare una serie di regolamenti incentrati sulla protezione dell’ambiente, ritenendo che queste misure fossero dannose per l’economia e per le imprese americane.

In molti temono che l’annullamento del piano elettrico segni un passo indietro per gli Stati Uniti, rallentando la transizione verso un futuro più verde. L’iniziativa di Biden non solo puntava a ridurre l’inquinamento, ma rappresentava anche un’opportunità per gli Stati Uniti di investire in nuove tecnologie e di creare posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili.

La decisione di Trump non è stata però una sorpresa. Sin dal suo ritorno alla Casa Bianca, il Presidente ha promesso di concentrarsi sul rafforzamento delle industrie americane, senza compromettere la competitività dei settori tradizionali.

Il settore automobilistico a combustione interna, che è da sempre una delle colonne portanti dell’economia statunitense, ha infatti visto un ulteriore spinta grazie alle politiche di Trump, che hanno visto un rallentamento dei regolamenti sul consumo di carburante e sulle emissioni di anidride carbonica.

Per Trump, l’innovazione non si trova nel passaggio alle energie rinnovabili, ma piuttosto nel rafforzare l’industria automobilistica e nel proteggere i posti di lavoro nelle fabbriche di motori a combustione interna. La visione di Biden, al contrario, cerca di indirizzare il paese verso una graduale transizione energetica, facendo leva sulla crescita dei veicoli elettrici e su una maggiore attenzione alle problematiche climatiche.

 

Elena Caccioppoli

Exit mobile version