La sera del 5 settembre 2010, sette colpi di pistola uccidevano Angelo Vassallo, sindaco di Pollica (SA). Un assassinio che dopo dieci anni presenta ancora molte zone d’ombra: ignoti i mandanti e gli esecutori, incerto il movente. Le piste seguite dagli inquirenti nel corso degli anni sembrano però andare in un’unica direzione: criminalità organizzata (con possibili complicità tra le forze armate) e traffico di stupefacenti. Mali da cui Vassallo tentò in ogni modo di proteggere Pollica, la perla del Cilento.
I princìpi di Angelo Vassallo
Vassallo, chiamato anche II sindaco pescatore per il lavoro che svolgeva prima di entrare in politica nel ’95, mise subito al riparo il paese da speculazioni edilizie e inquinamento ambientale.
La tutela dell’ambiente e del bene comune prima di qualsiasi interesse privato. Era questo il principio, incrollabile, che ispirò i suoi tre mandati, insieme all’incondizionata difesa della legalità.
È bene ricordare che, pochi mesi prima di essere ucciso, Vassallo fu eletto Sindaco per la quarta volta. Unico candidato, ottenne il 100% dei voti con un’affluenza del 72,4%.
Il paese di Hemingway
La costante valorizzazione dell’ambiente ha permesso ai circa 2.400 abitanti di Pollica di veder riconosciute, dal 2000 ad oggi (ininterrottamente), le prestigiose cinque vele di Legambiente.
L’amministrazione di Angelo Vassallo ha raggiunto importanti traguardi anche nella promozione del patrimonio culturale di questo piccolo borgo, con importanti ricadute sul turismo.
Ricordiamo, ad esempio:
– la proposta di inserire la dieta mediterranea – studiata dall’americano Ancel Keys proprio a Pollica negli anni ’60 – tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità. L’approvazione dell’UNESCO, avvenuta nel novembre 2010 a Nairobi e seguita da una dedica e un lungo applauso per Vassallo, diede una spinta decisiva per l’apertura dell’Ecomuseo della Dieta Mediterranea, gestito da Legambiente e comprensivo del Museo Vivo del Mare;
– l’acquisto e la riqualificazione da parte del Comune del Castello dei Principi Capano, che oggi ospita il Centro Studi della Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo”;
– Acciaroli denominato Il paese di Hemingway. La storia narra che lo scrittore soggiornò nella frazione di Acciaroli nei primi anni Cinquanta. E sembra, inoltre, che per il suo celebre romanzo Il vecchio e il mare si ispirò a un pescatore del luogo di nome Antonio Masarone, detto Il Vecchio.
L’eredità di Angelo Vassallo
Possiamo dire, in conclusione, che Angelo Vassallo ha incarnato l’accezione più alta del termine ‘politica’. E la sua storia continua a parlarci, a raccontarci di un sogno possibile nato dalla forza di idee e princìpi senza tempo.
Lo stato siamo noi. Sono i paesi che fanno il Paese: la vera ricchezza è il luogo in cui si vive. La malattia della politica è la lontananza dalla nostra comunità e dalla operosità delle nostre donne e dei nostri uomini.
Angelo Vassallo
Simone Rosi