Anestetizzata, dopo il risveglio parla in inglese

Un operazione di routine trasformata in un gigantesco punto di domanda all’ospedale di Eboli, in provincia di Salerno. Una donna come altre migliaia viene anestetizzata e preparata per l’operazione. Al risveglio parla in inglese. In sala operatoria hanno pensato a uno scherzo. Poi i sorrisi sono scomparsi. Sul volto dei medici è apparsa una smorfia di preoccupazione. Cosa diavolo sta succedendo? Perché la paziente parla in inglese? C’è qualcuno che la capisce, che sa spiegare cosa è accaduto? La paura di un errore medico è aleggiata a lungo.




I medici si sono interrogati per ore ma tutto sembrava combaciare con le procedure corrette.

Ha ripetuto frasi incomprensibili per un’ora, per l’ora successiva e per altri sessanta minuti

Tra risate trattenute e indignazione professionale, i sanitari hanno chiesto l’intervento di un neurologo. Lo specialista ha ipotizzato una diagnosi, senza rassicurare i colleghi. La 27enne non è nè americana, nè britannica, e una situazione del genere non ha precedenti nell’ambiente medico. E’ come se si fosse invertito qualcosa nel centro del linguaggio, invertendo prima e seconda lingua, e generando il panico. Il curioso caso, si è “semplicemente” risolto da solo.

E’ stata anestetizzata per un’ operazione di routine, un intevento al naso 

Quando le hanno raccontato l’accaduto, la ragazza è rimasta stupita. La 27enne è iscritta all’università e, nel tempo libero, dà ripetizioni d’inglese ai ragazzi del suo quartiere.

L’intervento era banale, un’operazione al naso, senza rischi per la paziente.




Allora come si spiega questo risvolto? Per quanto la lingua straniera fosse presente nel background cerebrale della paziente, è senza ombra di dubbio impossibile che dopo essere stata anestetizzata, una semplicemente cambi la sua prima lingua dall’Italiano all’inglese. Il caso sta appassionando non solo la stampa nazionale, toccando addirittura temi  come la fantascienza. In ogni caso sarà una pagina della medicina difficile da dimenticare. I medici che avevano parlato con lei, prima dell’intervento, hanno confermato che la donna non era straniera.

Stefano J. Bazzoni

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