Ieri sera alle 21.30 il consiglio comunale di Recanati ha eletto come consigliere comunale Andrea Reccia, geometra di 63 anni, dopo le dimissioni di Franca Maria Galgano e il rifiuto del primo della lista dei non eletti, Vitangelo Paciotti. Il voto del Consiglio è stato unanime: maggioranza ed opposizione sono stati concordi nell’aprirgli le porte del consiglio.
L’arresto di Andrea Reccia
Peccato però che Andrea Reccia al momento si trovi in isolamento nel carcere di Marino del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Capolista di Forza Italia alle comunali e secondo dei non eletti, è stato arrestato nella notte tra il primo e il due settembre durante un blitz della guardia di finanza. Il geometra è stato scoperto alla foce del fiume Tronto mentre caricava su un furgone un maxi carico di droga. In totale 2 tonnellate e tre quintali di marijuana proveniente dall’Albania. Insieme a lui è stato arrestato il suo complice, un albanese di 24 anni.
Chi è Andrea Reccia
La popolazione di Recanati, dove Reccia risiede, è rimasta sconvolta dal suo arresto: nessuno aveva mai sospettato della sua vita segreta da corriere della droga. Originario di Napoli, sposato e con tre figli, in città era molto conosciuto per il suo impegno politico come militante di Forza Italia. Nel 2014 Reccia si era presentato come capolista di Forza Italia a sostegno di Giaconi, il candidato sindaco del centrodestra. Il geometra era risultato il secondo tra i non eletti.
Dato il rifiuto del primo dei non eletti, il Consiglio ha dovuto procedere per forza alla sua nomina: una volta accertati i requisiti di eleggibilità non esiste nessun’altra possibilità se non quella del voto. E Reccia è eleggibile, nonostante sia in carcere, perché non ha avuto sentenze irrevocabili di condanna. Si tratta insomma di una inevitabile ratifica d’ufficio, che potrebbe creare non pochi imbarazzi e disagi.
Tra pochi giorni verrà notificata a Reccia la sua nomina a consigliere comunale di Recanati e dovrà decidere se accettare o meno l’incarico. Il ruolo di consigliere comunale è però incompatibile con la sua condizione, per cui, se accettasse la nomina, probabilmente la Prefettura disporrebbe la sospensione dalla carica per 18 mesi, come previsto dalla legge Severino in presenza di gravi indizi.
Camilla Gaggero