Il mondo della danza ci ha già purtroppo regalato scandali di molestie, ed oggi è arrivata l’ennesima. Liam Scarlett coreografo del Royal Ballet, celebre compagnia del balletto inglese, è stato sospeso dal suo incarico perché accusato di aver molestato e stuprato alcuni suoi allievi.
Ad annunciarlo è il Times che rivela come le denunce a carico di Scarlett trisalgano in realtà allo scorso agosto. Eppure la sospensione è arrivata solo ieri pomeriggio.
Già ballerino presso la stessa compagnia dal 2006 al 2012, e poi successivamente coreografo, Liam Scarlett è indagato per aver messo le mani addosso ad alcuni suoi allievi, soprattutto giovanissimi. Le molestie nella danza sembrerebbero essere una pratica ben radicata, ma di fronte alle agitazioni del mondo dello spettacolo americano e mondiale non si può più essere indifferenti.
Il coreografo, per altro giovanissimo avendo appena 33 anni, era stato negli ultimi tempi sotto i riflettori per la sua rivisitazione del Lago dei Cigni. Il suo lavoro era stato molto apprezzato, al punto che Nexo Digital lo aveva portato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.
Una giovane e promettente carriera quindi immediatamente stroncata da pesanti accuse. Un direttore messo in difficoltà di fronte alle responsabilità. Mentre il mondo della danza continua a precipitare nell’immaginario comune in un’atmosfera horror, come se fossimo dentro a Il Cigno Nero con Natalie Portman.
Avrebbe chiesto ripetutamente ai suoi allievi foto intime, assunto sostanze stupefacenti insieme ai membri del corpo di ballo e chiesto rapporti sessuali in cambio di favori.
Kevin O’ Hare, direttore del Royal Ballet, ha dichiarato “In passato la linea dell’istituzione poteva essere anche quella di ammorbidire i toni. Oggi invece diciamo che non abbiamo più intenzione che queste cose accadano.”
In effetti le molestie nella danza hanno portato più volte il mondo del balletto sotto tristi riflettori. Altrettante volte si è dovuta notare l’incapacità di agire contro queste. Ballerini e ballerine sono spesso maltrattati fisicamente e psicologicamente da direttori e coreografi, in un’ambiente sempre più difficile e chiuso su sè stesso.
La frequenza di denunce contro coreografi, insegnanti e direttori di illustre compagnie o di piccole scuole ha portato alla nascita di un #MeToo tutto dedicato alla danza.Si chiama Engagement e si occupa di raccogliere le segnalazioni, prevalentemente di ballerini e ballerine, lottando per conquistare un maggior rispetto per il corpo del danzatore.