Anche Facebook ha le sue storie. Ma mi sembra di averle già viste

 

La legenda narra che Mark Zuckerberg voleva comprare Snapchat prima che diventasse popolare, le sue potenzialità affascinavano il signor Facebook. Purtroppo si è imbattuto in Evan Spiegal che disse no, e adesso Snapchat è una potenza ha un passo dalla quotazione in borsa. Questo pallino Mark non se lo è mai tolto e visto che non poteva avere l’originale ha pensato di fare delle modifiche al suo social per farlo assomigliare un po’ a quel sogno mai realizzato.

Da ieri in Italia è possibili usufruire dei nuovi e innovativi cambi sulla fotocamera che Facebook ha fatto. I cambi effettuati per migliorare la parte visiva di condivisione sono 3.

Il primo è una nuovissima fotocamera in-app con strabilianti strumenti, filtri, sticker e possibilità di aggiungere disegni e scritte alle foto. Per riassumere meglio questo nuovo cambiamento userò le parole di un filosofo contemporaneo Fabio Rovazzi, in sostanza adesso potrai fare le foto con “Lingua fuori, in testa fiori e bocca gigante”.

La seconda novità è la Direct. Questa funzione è una forma di messaggistica privata fatta di video e foto. Colui che riceve le immagini potrà vederle per un massimo di 2 volte nel corso della giornata e dopo 24 ore i messaggi spariranno. Questa funzione è utilissima per mandare foto hot senza lasciare traccia, è anche il motivo per cui è diventato famoso Snapchat all’inizio. Quindi adesso il sexting si potrà fare tranquillamente tramite l’app di Facebook.

La più sbalorditiva e originale di tutte le novità sono le, rullo di tamburi, Stories. Mai vista prima una cosa del genere. In pratica si inserisce all’interno della propria storia, che è una sezione della tua pagina, immagini e video di quelle cose che credi di dover per forza dire al mondo tipo cosa mangi, cosa leggi, cosa pensi. Insomma tutte le cose inutili che si scrivevano prima ora le puoi filmare e farle vedere. La cosa magica è che dopo 24 ore tutto si cancella e si ricomincia da capo. Adesso potremo sapere giorno dopo giorno quello che le persone fanno, e senza che nessuno glielo chieda.

Facebook ha voluto aggiornare la propria fotocamera per offrire alle persone un’esperienza migliore non solo rendendo più facile creare foto e video divertenti dall’app di Facebook ma anche offrendo più opzioni per condividerli”. Queste le parole degli inventori che spiegano quanto fatto. Riassumendo adesso abbiamo Snapchat che è stato il precursore, Instagram che lo ha seguito a ruota e ultimo ma non ultimo Facebook. Tutti e tre che bene o male fanno la stessa cosa. Ce n’era bisogno? Certo perché le Stories sono come Sanremo a nessuno interessa ma poi lo guardano tutti.

Claudio D’Adamo

 

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