Il vertice Trump-Putin è iniziato con le parole di preoccupazione di Trump, circa lo sconcerto che il popolo americano provi a causa delle accuse d’interferenza russa alle elezioni americane del 2016. Nonostante le richieste della Russia, gli Stati Uniti non sono riusciti a dare le prove di queste accuse.
Le agenzie di Intelligence Statunitensi hanno confermato la “campagna” d’influenza della Russia per danneggiare la candidatura di Hillary Clinton. Intanto, la Russia ha promesso che mai ci sarà un coinvolgimento nella politica statunitense.
Vertice Trump-Putin per la Siria
Rex Tillerson, segretario di Stato degli Usa, dopo il vertice, ha promesso un cessate il fuoco, da entrambi i presidenti, nel sud-ovest della Siria.
Questa è la nostra prima indicazione, che gli Stati Uniti e la Russia siano in grado di
lavorare insieme in Siria
Così ha detto Tillerson. I due leader, inoltre, hanno discusso sul terrorismo, sulla sicurezza in rete e sulla situazione in Ucraina.
Intanto, i media internazionali si sono interrogati sul significato della parola pronunciata da Trump, “tremenda”, per descrivere la riunione. Un fatto è certo, Putin ha sempre voluto, nel rapporto con gli Usa, essere trattato come un partner eguale. Inoltre, egli ha sempre espresso il desiderio di non essere messo in discussione circa le decisioni prese in merito alla sfera d’influenza russa. Questo obbiettivo finora non è stato raggiunto.
Che cosa spera di raggiungere Putin?
Il cessate al fuoco sulla Siria è esattamente ciò che Putin vuole. Egli desidera dialogare con gli Stati Uniti da partner eguale e negoziare sulla situazione in Siria.
Nella riunione è sembrato mancare quello spirito di critica che finora la Russia ha sempre dovuto affrontare. La sua politica in Ucraina, l’occupazione della Crimea e la repressione del dissenso in Russia.
Intanto, il nuovo accordo cessate il fuoco, andrebbe ad applicarsi nelle province di Daraa, Sweida e Quneitra, lungo il confine giordano. Precedenti accordi sul cessate al fuoco hanno portato a un nulla di fatto. Degli esperti russi, americani e giordani hanno concordato un memorandum d’intesa per creare una zona di de-escalation.
Nonostante l’accordo, però, la popolazione non si sente al sicuro e i combattimenti tra il regime di Assad e i ribelli continuano anche in quelle regioni soggette al cessate al fuoco.
Sembrerebbe che gli Stati Uniti e la Russia possano in qualche modo trovare un accordo per limitare fino a eliminare delle zone di violenza, dopo aver sconfitto Daesh. Ciononostante, gli interessi degli Stati Uniti e della Russia divergono, in quanto Putin è interessato alla continuazione del regime di Assad, mentre gli Usa sostengono i ribelli “moderati” che combattono la Siria.
Tamara Ciocchetti
http://edition.cnn.com/2017/07/07/politics/trump-putin-meeting/index.html