Amazzonia: Trudeau offre nuovi aiuti al Brasile per fermare gli incendi

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Il Brasile ha già rifiutato gli aiuti del G7 per salvare l’Amazzonia, ma a quanto pare il premier canadese non si arrende.

Ormai non è più un mistero, l’Amazzonia sta bruciando, mettendo in pericolo quello che è conosciuto con il soprannome di “Polmone Verde” del pianeta. Poco alla volta la situazione si è infiltrata nel dibattito sia pubblico che politico fino ad attirare l’attenzione dei leader mondiali. L’Amazzonia è infatti diventata una delle protagoniste del vertice del G7. Incontro che aveva portato ad una decisione, quella di aiutare il Brasile con un finanziamento di circa 20 milioni di dollari.

Il primo “no” del Brasile

L’offerta è stata subito rifiutata, come dichiarato da Onyx Lorenzoni, il capo di gabinetto del presidente Jair Bolsonaro. Annuncio apparso in un’intervista del sito di informazione brasiliano G1. Lorenzoni avrebbe ribadito che i 20 milioni di dollari sarebbero più utili per il rimboschimento dell’Europa. Ma non è tutto, perché non ha risparmiato nemmeno qualche frecciatina, rivolta precisamente al presidente francese Emmanuel Macron.

Nell’intervista ribadisce infatti come non sia stato in grado di gestire l’incendio della cattedrale di Notre-Dame. Lorenzoni ha aggiunto che non vuole prendere lezioni da una persona del genere. Anche Bolsonaro non ha risparmiato critiche a Marcon, accusandolo di voler attuare pratiche colonialiste e imperialiste.




Anche il premier canadese ci prova

Nonostante il primo no, qualcuno non sembra essersi arreso. Tornato a casa dopo il G7, il premier canadese Justin Trudeau ha lanciato una seconda offerta al Brasile. Oltre ad un aiuto economico, di circa 15 milioni di dollari, avrebbe anche aggiunto l’invio di un numero imprecisato di Canadair. Una notizia che è emersa grazie a diversi media nordamericani, inclusa la CNN. Al momento non è però chiaro se il Brasile accetterà questa proposta.

Ma è difficile pensare che lo farà, dopotutto ha già rifiutato gli aiuti del G7. Certo, forse Lorenzoni e Bolsonaro saranno più predisposti a dire di sì, vista l’assenza di Macron. Però non è da escludere che il Presidente della Repubblica francese fosse solo un capro espiatorio e nulla più. In ogni caso bisognerà attendere per scoprire come si evolverà la situazione.

Francesco Giordano.

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