Il più grande colosso dell’ecommerce, Amazon, guarda al futuro e sta lavorando a una proposta di legge per il riconoscimento facciale.
Pare che sia stato proprio Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, a lanciare l’indiscrezione sugli obiettivi dell’azienda.
Amazon verso il riconoscimento facciale
Manca poco alla prossima convention annuale dell’ecommerce, nel corso della quale verranno presentate tutte le novità sui nuovi dispositivi con Alexa: Echo, Echo Flex, Echo Dot con orologio e Echo studio.
Jeff Bezos sembra del tutto propenso ad andare avanti i piani con Rekognitions, il softwar per il riconoscimento facciale sviluppato nel 2016 dal dipartimento Amazon Web Services.
Rekognition è già in uso in alcuni stati americani e in fase di test da parte di FBI e autorità governative. Nonostante il progetto abbia incontrato le reticenze di una cospicua parte di azioni, preoccupati dell’abuso che i Governi potrebbero fare, Bezos non ha mai mollato la presa.
Le Preoccupazioni
Gli azionisti Amazon non sono gli unici a preoccuparsi per l’abuso che potrebbe essere fatto di questi software, già in uso in diverse parti del mondo e in modo particolare in Cina.
Già lo scorso anno l’American civil liberties union ha diffuso dei dati a dir poco preoccupanti, stando alle loro ricerche ben 28 membri del Congresso erano stati scambiati dal sistema di riconoscimento di Amazon come degli efferati criminali.
Un problema non da poco, che ha aumentato la reticenza verso l’innovativa tecnologia. Al punto che diverse città, come San Francisco e Sommerville, hanno emanato dei provvedimenti atti a vietare l’utilizzo dei sistemi di riconoscimento facciale nelle indagini locali e governative sui residenti.
La contromossa di Amazon
Da parte di Amazon c’è tutto l’interesse alla diffusione e all’utilizzo di Rekognitions e per questo l’ecommerce sta lavorando alla stesura di una proposta di legge atta alla regolamentazione dell’utilizzo dei dispositivi per il riconoscimento facciale.
La speranza del gruppo di Jess Bezos è che la legge in questione possa essere adottata dalle autorità federali.
Emanuela Ceccarelli